Pur ribadendo l’enorme successo di pubblico ottenuto dalla IIa edizione dell’iniziativa “Colazione di Pasqua – Caccia alle uova di Pasqua ” intendo, come presidente del Circolo culturale “Gino Severini” di Cortona, unitamente ai miei soci organizzatori dell’evento fare alcune precisazioni. La manifestazione svoltasi domenica scorsa prevedeva oltre alla colazione e alla premiazione un gioco ludico da farsi all’interno del tumulo etrusco di Camucia; ebbene… diversi “furbi”, definiamoli così per non dire qualcosa di peggio, fra i convenuti, ossia padri e madri con figli al seguito si sono introdotti nell’area archeologica dove erano stati nascosti ben 120 uova grandi, 40 pulcini e 5 ochette, mentre i più educati erano all’Angolo del Caffè dove era in corso la colazione e le premiazione alla presenza del Sindaco e altre autorità, eludendo completamente la sorveglianza, perché nel luogo c’erano state lasciate due persone addette al controllo.
Ebbene questi “furbi” non hanno per nulla ascoltato i richiami di chi controllava e come vere e proprie furie scatenate (esistono di tutto ciò testimonianze) si sono appropriati indebitamente anche di 5 uova ciascuno e altrettanti pulcini. Avvertita di quello che stava succedendo ho lasciato l’assemblea, mi sono precipitata sul posto e, nonostante il mio invito a rimettere a posto ciò che i presenti stavano portando via, sono stata poco ascoltata e il furto delle uova è sostanzialmente continuato. La cosa è stata molto sgradevole in primis perché ha impedito che tutti i bambini potessero trovare il loro uovo e il loro pulcino, ma soprattutto perché ci ha fatto rilevare che esistono dei genitori che non educano i figli al rispetto e all’educazione, ma bensì alla sopraffazione dell’altro.
A conclusione comunque posso dire che i bambini che si sono sentiti “sfotunati” perché non hanno trovato il loro premio, io dico che sono i più fortunati perché hanno dei padri e delle madri eticamente sani e che sanno insegnare loro le regole base dell’esistere come il rispetto e il non desiderare e tanto meno prendere ciò che non ti spetta.
LILLY MAGI