Opinioni

Raccolta differenziata a Cortona: riprendiamo il filo!

Secondo gli ultimi dati forniti dalla A.R.R.R. della Regione Toscana a Cortona i rifiuti raccolti in modo differenziato nell’anno 2019 si avvicinano al 55% di quelli prodotti. Percentuale notevole, ma ancora lontana dall’obiettivo che si è posto la Regione Toscana (70%) per l’anno 2019.

Il primo compito per l’amministrazione comunale, a mio avviso, credo sia quello di estendere a tutto il territorio comunale il servizio di raccolta mediante il “porta a porta” o con la messa in opera dei “cassonetti intelligenti”. Ricordo che questo servizio non è ancora presente nelle frazioni di Farneta, Cignano, Chianacce, Capezzine, Centoia, Pietraia, San Lorenzo, Campaccio, Pergo, Montanare ecc. ecc. Una fetta di territorio molto ampia.

Contemporaneamente l’Amministrazione ha, secondo me, il compito di rapportarsi con il soggetto gestore del servizio per chiedere un miglioramento dei servizi. Tutto questo sia nel centro storico che nelle principali frazioni, sia per la raccolta che lo spazzamento dei rifiuti.

Ricordo che l’ottenimento di un buon risultato e di un servizio pienamente efficiente ha una doppia utilità: permette infatti anche di contenere i costi e di conseguenza arrivare a diminuzioni tariffarie, o perlomeno a contenere il più possibile gli aumenti.

Vi sono alcuni elementi che, a mio avviso, necessitano di essere messi a punto.

Mi segnalano alcune persone, ad esempio, il problema dei continui cambi dell’orario di raccolta (mi si dice che una volta gli addetti passano alle 7, una volta alle 9 o alle 11…) che mettono in difficoltà specialmente le persone anziane e quelle che vivono sole, offrendo così più occasioni agli animali che, come ben sappiamo, non disdegnano di assaltare i sacchetti spargendone poi il contenuto in giro.

Nel centro storico vi sono molti appartamenti abitati solo nei nei fine settimana, molto spesso per turismo; su questo mi pare che vi sia carenza di informazione agli ospiti, anche per il poco interesse dei proprietari delle innumerevoli case-vacanza, b&b ecc. ecc.

Si potrebbe poi far sì che non si ripetano episodi come quello a cui ho assistito lunedì 18 Novembre: dopo quattro giorni di pioggia intensa due operatori giravano nel Centro storico con il mezzo addetto al lavaggio di strade e piazze. Un’opera abbastanza superflua, visto che il lavaggio l’aveva già fatto l’acqua piovana.

Oltre tutto le dimensioni di quel mezzo non permettono di entrare nella quasi totalità dei vicoli e ciò crea il paradosso di avere alcune strade anche troppo pulite (perchè quotidianamente vi passano la spazzatrice e gli operatori cosiddetti “volantini”) e zone di serie B in cui la pulizia è decisamente carente.

E’ in definitiva secondo me auspicabile un confronto che porti al completamento del Piano Industriale, che adegui l’organizzazione stessa del servizio e garantisca inoltre ai lavoratori il pieno rispetto delle normative sulla sicurezza del lavoro.

Mi si dice infatti che i mezzi della società sfrecciano a velocità pericolosa nei centro abitati e sulle strade sconnesse: forse i tempi di lavoro sono insufficienti rispetto ai compiti da svolgere? Mi si racconta anche che troppo spesso il servizio di svuotamento e raccolta dei rifiuti viene svolto con un solo operatore per mezzo… chiedo all’Amministrazione comunale di verificare sulla veridicità di quanto mi viene riferito e nel caso intervenire con sollecitudine verso l’azienda, richiamandola al rispetto delle norme vigenti.

Termino segnalando un altro aspetto che trova conferma da un’inchiesta svolta in questi giorni dall’associazione Altroconsumo: “Che fine fanno i rifiuti raccolti in modo differenziato”? L’inchiesta fa riferimento ai rifiuti ingombranti: ebbene risulta che il 39% di questi non raggiunge l’impianto giusto. Ma analoghi dubbi vengono sollevati, nell’inchiesta, per le altre frazioni di rifiuti come la plastica ed il vetro. Le giustificazioni adottate dalle aziende coinvolte sono attribuite, a loro dire, alla cattiva qualità delle frazioni raccolte, troppe impurità presenti che costringono l’azienda ad inviare il rifiuto all’incenerimento o alla discarica.

Siamo sicuri che tutti gli utenti del comune di Cortona conoscano come smaltire in modo corretto la plastica? Come si sa non tutta la plastica è uguale e di conseguenza non tutta è riciclabile (un metodo corretto per riconoscerla è quello di controllare il simbolo “triangolino con numero”: fino a 6 la plastica è riciclabile e quinti va smaltire nel bidone verde, dal numero 7 non è riciclabile, come non lo sono i piatti ed i bicchieri usa e getta che vanno smaltiti nel bidone dell’indifferenziato. Se invece riporta la dicitura EN13432 e EN 14995 può essere addirittura conferita nel bidone dell’umido.

Difficoltà si incontrano anche nel conferimento del vetro; va ricordato che introdurre nel bidone di raccolta una tazza, un piatto un vassoio o altro oggetto di ceramica o cotto vuol dire rovinare tutta la partita.

Ecco perché, secondo me, non sono sufficienti, seppur necessari, i soli controlli per accertare e verbalizzare le trasgressioni effettuati tramite ispettori ambientali, ma serve di riprendere un’opera di informazione a tappeto. Anche su questo il Comune può sollecitarte l’azienda che gestisce il servizio.

Valter Lupetti

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Valter Lupetti

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