L'Editoriale

L’Asilo di Camucia e l’Orrore

“L’orrore – dice Kurtz alla fine di Cuore di Tenebra – L’orrore. E per sua fortuna non distribuivano il Times nella Giungla”.

Cito spesso questa frase di Basta che funzioni di Woody Allen, nella quale il protagonista a sua volta si richiama a Cuore di Tenebra di Joseph Conrad, quando accade qualcosa di clamorosamente orrendo e, a seguire, ci tocca sorbirci una sfilza senza fine di commenti rabbiosi sui social network.

Ormai è un classico: ogni atto scellerato, ingiustificabile e imperdonabile come quello compiuto nella scuola materna di Camucia genera un fiume di orrore, dando palcoscenico ai peggiori elementi dello scenario social locale che si ritagliano così uno sfogo ai loro (enormi) problemi guadagnandosi un po’ di pericolosissima popolarità in mezzo alle H sbagliate e agli apostrofi che saltano.

Lungi da me, ovviamente, paragonare le due cose: un conto è compiere atti orrendi e un altro è, in reazione a quegli atti, scrivere cose orrende.

E’ però questa violenza latente, serpeggiante e diffusa ovunque che mi fa paura: la violenza incomprensibile, folle e socialmente pericolosa di quelli che entrano in una scuola e producono un’ecatombe e la reazione sconsiderata di chi vorrebbe impiccarli in piazza e forse, se ne avesse la possibilità, lo farebbe davvero.

Da dove si generi tutta questa rabbia è difficile capirlo. Perchè quest’epoca è dominata da questi istinti così bestiali che pervadono tantissime persone, anche le più insospettabili e che ci parevano più intelligenti della media?

Di sicuro si tratta di cose mai viste prima, sull’uno e sull’altro fronte. C’era un limite, una volta, alla bestialità, ma adesso sembra proprio che non esista più. Atti vandalici di questa portata non si sono mai visti e mai si sono sentite cose orrende come quelle che ho letto in queste ore.

Perchè?

In attesa di una risposta a questa domanda, al perchè si arrivi a devastare una scuola e perchè dopo essersi impegnati giornate intere a far credere di avere una vita bellissima si invochi in preda all’ira la gogna di qualcuno, mi limito ad alcuni consigli:

  1. chi sa qualcosa parli
  2. invece di chiedere impiccagioni su Facebook fate qualcosa di utile per far sì che l’asilo sia riaperto al volo
  3. per i politici: ricordatevi che dovete cercare di essere meglio e non peggio dei vostri concittadini. Ho letto cose tristi e inopportune anche di chi rappresenta le istituzioni. Non vorrei che dietro questo grande esasperare i toni, infervorarsi e fare i protagonisti ci sia la speranza di recuperare un po’ di popolarità persa o, peggio, poca lucidità, limite che chi vuole guidare una comunità assolutamente non deve avere.
Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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Michele Lupetti

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