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Qualunque cosa succeda

{rokbox title=| ::  |}images/qualunque.jpg{/rokbox}”Se capita di dovermi presentare a qualcuno con il mio cognome, la reazione più tipica è accomunarmi a “quello del miele e delle caramelle”.
Di tanto in tanto c’è chi ripesca dalla memoria “il magistrato”, e – in più di un caso – “quello ucciso dalle BR”. Infine c’è chi ricorda bene, o al massimo si confonde con il Banco Ambrosiano, ma almeno ha inquadrato il contesto”.
A parlare è Umberto Ambrosoli, e il libro si inserisce nel filone della memoria, dopo Mario Calabresi (Spingendo la notte più in la’) che aveva 2 anni quando uccisero suo padre, dopo Benedetta Tobagi (Come mi batte forte il tuo cuore) che di anni ne aveva 3 è il momento di Umberto Ambrosoli, poco più grande (7 anni) quando ad essere ucciso fu ancora una volta il padre

.
E potremmo ricordare ancora Andrea Casalegno (L’attentato) o Nando Dalla Chiesa (Album di famiglia), tutte persone che vogliono che l’Italia non dimentichi. Ambrosoli ci ricorda così un altro spaccato del Bel Paese, quello economico-finanziario dove si muovevano personaggi come Michele Sindona,
avvelenato in carcere, o Pino Calvi, trovato impiccato a Londra sotto il ponte dei Frati neri, o ancora l’immancabile Licio Gelli.
Se siete tra coloro che  non riuscono a collocare con esattezza chi furono gli autori del delitto Ambrosoli e chi ne furono i mandanti dovreste leggere questo resoconto, impreziosito dalle frasi che Giorgio Ambrosoli annotava con scrupolo nel suo diario. Per non dimenticare.

Qualunque cosa succeda – di Umberto Ambrosoli – Sironi editori euro 18.00

Rubrica realizzata in collaborazione con Libreria Nocentini – Via Nazionale, Cortona

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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