Al tavolo di crisi convocato a Siena, sindacati, Confindustria e la proprietà, la famiglia Vitolo, di fronte a provincia e amministrazione comunale hanno concordato il prolungamento di un anno della cassa integrazione per i 46 lavoratori attuali, tra produzione e amministrazione, dello storico stabilimento di Montemartino. La ILR, Industrie Laterizi Riunite spa di Sinalunga, è l’ultimo grande baluardo di uno dei comparti produttivi che più ha caratterizzato nel tempo l’economia dell’intera Valdichiana: il laterizio e i manufatti in terracotta.
Già in crisi da anni per il calo degli ordinativi, negli ultimi 24 mesi la cassa integrazione ha praticamente fermato la produzione. L’assessore alle attività produttive della provincia di Siena, Tiziano Scarpelli e il vice sindaco di Sinalunga Riccardo Agnoletti, si sono fatti garanti della proroga cig, che sarebbe scaduta il prossimo 30 novembre. La salvaguardia dei posti è la priorità, insieme alla stesura di un piano industriale capace di rilanciare l’azienda ed esorcizzare prima possibile la paura dei forni spenti e del magazzino di materiale giacente. I creditori chiedono il riconoscimento dello stato di fallimento, ma il concordato sul quale si misureranno con i proprietari i primi di dicembre presso il Tribunale di Montepulciano, rappresenta l’intento condiviso di salvarla dalla chiusura. Fondata nel 1939 da Vittorio Vitolo, l’azienda, che ha cave di proprietà di materia pregiata, ha impiegato nel tempo migliaia di sinalunghesi, spesso intere famiglie, una comunità insomma che dal dopoguerra ad oggi ha potuto contare sul benessere economico distribuito da un’impresa capace di esportare un prodotto di qualità su tutto il territorio nazionale, con punte negli anni del boom economico, fino ad oggi. Nei giorni scorsi Andrea Francini, segretario del Pd di Sinalunga con una nota ha riportato l’attenzione sul caso ILR, del quale non si parla spesso, ma la cui gravità è sul tavolo degli impegni di politica e amministrazione: “E’ indispensabile mettere in campo tutte le forze e le azioni possibili per affrontare questa crisi e poter garantire la ripresa di produzione e mercato. Il nostro impegno sarà costante anche per dare voce al dignitoso silenzio con il quale i lavoratori dell’Ilr stanno affrontando questo difficilissimo momento”.
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