Fino a quest’anno non ero mai stato a Montepulciano per vedere la “Cerimonia del corteo dei ceri”, in occasione del “Bravìo delle botti”, e ora posso dire che ne è valsa la pena e che ho passato una serata piacevole e tranquilla. A dire il vero parlo da profano, non sapendo niente del “Bravìo”, ma ciò non m’impedisce di parlare isolatamente di questo evento, avvenuto in Piazza Grande giovedì 25 agosto.
La “Cerimonia del corteo delle ceri” è una rappresentazione storica, perlopiù medievale, che cambia di anno in anno e giovedì sera lo spettacolo è stato “L’Apocalisse di San Giovanni”, raccontata attraverso l’erezione della torre di Babele arrivando fino alla sua distruzione e così alla pace sulla terra. Sono state due coreografie ad aprire la “storia”, una con delle ragazze che ballando gettavano acqua, simbolo del conforto di Dio, mentre l’altra con un altro gruppo di ragazze con delle torce accese, il fuoco è il simbolo della penitenza. Si giunge così all’apertura del “Libro dei sette sigilli” e successivamente all’arrivo in scena di un angelo che agitava un grande flagello, simbolo dei peccati del mondo. È giunto poi il momento di una scena spettacolare dove una donna ingigantita da una gonna enorme – una prostituta – compiva dei giri circolari sul “palcoscenico” trascinata da una bestia terrificante. Successivamente è stata la torre di Babele, significato del male nel mondo, a essere eretta, per poi essere distrutta subito dopo, dove è giunta l’eterna pace terrena. Il tutto è stato reso da coreografie di danza e da spettacolari proiezioni di video sui palazzi della piazza, tra le altre anche dipinti di Luca Signorelli. Emozionante è stato il finale di mezzanotte con i fuochi d’artificio posti davanti, dietro e sul Palazzo del Capitano, che hanno dato vita a brillanti giochi d’esplosioni.
Una festa molto sentita a Montepulciano quella del “Bravìo”, e peccato che non accada la stessa cosa nel nostro paese. In effetti l’ “Archidado” si presenta tutti gli anni sempre uguale a sé stesso e i cortonesi oramai lo considerano perlopiù noioso e scontato. Si potrebbe fare forse qualcosa per incuriosire le folle cittadine? Penso proprio di sì e lo stesso “Bravìò”, in cui tutti gli anni vengono proposti repertori e coreografie nuove, potrebbe essere un valido esempio per la nostra città
Si sa come Umbria Jazz, in ormai dieci lustri, abbia portato a Perugia e dintorni,…
Convegni, tavole rotonde, degustazioni enogastronomiche, mostre fotografiche e documentali tutto dedicato all'animale simbolo della Valdichiana:…
“E io vado a mangiare dallo zio Ernesto!!” Scommetto che se solo avesse un ospitale…
È uscita la nuova guida di Condé Nast Johansens per una vacanza in una delle…
Nel genere da me e da tanti altri amato c’ è sempre stata la contrapposizione…
TOP TEN Mussolini il capobanda. Perchè dovremmo vergognarci del fascismo di Aldo Cazzullo,…