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Neuro 2012: Fantasmi sulla panchina greca, la Germania elastica e ”De Rossi facce Vierchowod”

Polonia-Grecia 1 a 1, Russia-Repubblica Ceca 4-1. Poco calcio, tanta corsa. Contropiede micidiali, capaci di commuovere anche uno come Zeman. Idem la tenuta atletica strabiliante per tutte e quattro le nazionali, roba da arrossire a fronte della condizione fisica dell’Italia, dove il difensore Barzagli non sarà disponibile almeno fino alla terza partita del girone, quella del prossimo 18 giugno con l’Irlanda. Il pagellone inizia proprio dal sostituto del difensore juventino.

Voto 10 al tatuaggio di De Rossi. Giocherà da difensore nel 3-5-2 che il ct Prandelli ha già deciso di schierare contro la Spagna. I puristi e gli amanti dei piedi buoni storceranno la bocca per il ruolo che il tecnico è costretto ad affidare al romanista. A vedere la foto dell’ultimo tatuaggio di De Rossi sul polpaccio, si direbbe che forse il centrocampista se la sentiva questa svolta e intanto ha appeso un cartello di “pericolo tackle”. Da difensore o da centrocampista, poco importa, basta che giochi. “De Rossi facce’ Vierchowod” e spagnoli: occhio alle caviglie.

Voto 9 al godereccio Joachim Low, ct della Germania. Altro che Twitter o Facebook! I giocatori tedeschi potranno non solo usare i social network (che comunque la Federazione sconsiglia…) ma anche fumare, bere, vedere e stare con mogli e fidanzate. Sfatiamo il primo luogo comune: i calciatori non sono tutti salutisti. Un 50% lo è fino all’ossessione o quasi, ma il restante 50 fuma e nemmeno poco. Gli stessi Buffon e Balotelli fumano. C’avreste scommesso, lo so, ma lo fa anche Rooney del Man United. Chissà se e quanta scaramanzia c’è nel permissivismo di Low. L’Olanda sconvolgente anni Settanta di Cruiff, ribattezzata poi “Arancia meccanica”, era solita organizzare il ritiro in maniera “insolita” con tanto di mogli e fidanzate al seguito. I teutonici partono come favoriti per la vittoria finale: la chiameremo Germania elastica?

Voto 8 al fantasma di Otto Rehhagel. Non lo sentivi ma c’era sulla panchina della Grecia. L’ex ct dell’Hellas campione d’Europa nel 2004 (tra lo sgomento generale), è stato l’incubo dell’attuale tecnico Fernando Santos, chiamato a ripetere un miracolo in cui i greci credono e che li fa pensare positivo anche se la dracma dovesse ritornare al posto dell’euro. Mentre Santos faceva a cazzotti con il fanstasma di Rehhagel, il campione d’Europa Karagounis faceva e disfaceva a piacimento l’epilogo della partita con la Polonia. Carisma e grinta da vendere, imperdonabile il rigore sbagliato. Rehhagel (sì, lui!) ha poi fatto qualcosa per raddrizzare la partita, pigliando a schiaffi Santos per aver tenuto in panchina Salpingidis del Paok che, entrato nel secondo tempo, ha siglato il pesante gol del pari.

Voto 5 alla fase difensiva (rip). Imbarazzanti. Le difese di queste prime due partite sono state ridicole. E non solo perchè abbiamo visto sette gol in 180 minuti. Meno male che c’è l’Italia a consolarci e che “catenaccerà” duro, sabato contro la Spagna! Così imparate!

Voto 4 a Franciszek Smuda, ct della Polonia. “Sarebbe meglio se organizzassero un bunga bunga piuttosto che abusare dell’alcool” ha detto nell’ultima conferenza stampa. Berlusconi non è più premier da mesi ormai, ma non la finiscono di prendere per i fondelli. La faccenda inizia ad essere stucchevole e tocca rispondere come i berlusconiani: siete invidiosi? Per piacere non ci costringete a tutto questo. Intanto sarebbe importante fare il test del palloncino alla difesa polacca che anche la Madonna di Czestochowa è sbiancata.

Voto 3 alla crisi italiana. “Quando gli azzurri sembrano arrivare in difficoltà e deconcentrati, quando non sembrano destinati a fare grandi cose, alla fine invece rendono al massimo”, lo ha detto il difensore spagnolo Piquè, in conferenza stampa (il giocatore più bollito del Barcellona, tra l’altro). Ci è presa male, ammettiamolo: questa storia della crisi che ci fa dare il massimo pensavamo di saperla solo noi. Alla faccia della crisi economica poi, dalla quale non scappa nemmeno la Spagna, la Federazione ha garantito un premio di 300mila euro a cranio (con o senza cervello) in caso di vittoria finale.

Voto 0 ai simpaticoni del “rigore”. Avete scartavetrato i testicoli, voi su Twitter. Quando la Grecia ha sbagliato il penalty si sono sprecate le battute sul rigore dentro le politiche economiche dell’Unione Europea. Dopo la finale Champions tra Chelsea e Bayern potevano risultare simpatiche, ma vi siete giocati il bonus. Quando e se alla Germania fischieranno un rigore, non avremo pietà. #Sapevatelo.

Monia Bracciali

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Monia Bracciali

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