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Il giramento di palloni (12)

Giramento di palloni per chi, come me e tanti altri tifosi sportivi ed obiettivi, si è rotto veramente i palloni di sentir parlare di quaquaraqua, prescritti, rubentus, Cassano, Agnelli, Stramaccioni, Conte, Moratti e chi più ne ha più ne metta. Vogliamo cercare di svelenire un po’ questo avvelenatissimo pallone? Vogliamo parlare solamente di calcio nel senso di giuoco del pallone? Onestamente, per molti il giramento è all’infinito.

I tifosi del Pescara non aspettavano altro; il sottoscritto, invece, è disperato. Giovannino Stroppa ha compiuto un atto di grande coraggio ed umiltà, dimettendosi. Ma adesso, io a chi dedico le mie attenzioni? Forse al successore di Giovannino che si dice essere Franco Colomba, sul quale il buon Marcello Lippi tirò fuori una battuta davvero unica nel suo genere: alla domanda del cronista di dare un giudizio su Colomba, in un post partita pre entrata dell’Euro, il Paul Newman di Viareggio così rispose: “Volerà”. Se tanto mi dà tanto, credo che Colomba potrebbe essere il nuovo Giovannino Stroppa. E che dire di Gasperini, per il quale Zamparini ha rinnovato tutta la sua stima e fiducia? Il patron dice di voler tenere per anni il tecnico ex Inter. Povero Gasp, che giorni tristi e bui ti attendono.

Voto 10 alla Fiorentina di Montella ed al Faraoncino d’Egitto El Sharaawy. La prima sembra essere tornata ai tempi di Cesare Prandelli. Un gioco spumeggiante, un entusiasmo ritrovato, una squadra che ha ridato ai suoi calorosissimi tifosi la gioia di venire allo stadio; il secondo, con i suoi goal, tiene in linea di galleggiamento il vascello rossonero che, senza i suoi goal, sarebbe dietro al Pescara di stroppiana memoria. Le montagne di Montella e le Piramidi d’Egitto.

Voto 9 a Ventura: l’ironia è una dote che non gli manca. La sua squadra, nel posticipo del lunedì, ha perso 2 – 0 in casa della Roma. Il primo goal, avvenuto su un rigore abbastanza generoso, ha scatenato tutta la sua ira e davanti alle telecamere ha urlato: “Vergogna”. A fine partita ha detto che la parola vergogna era indirizzata ai suoi giocatori per il rigore che loro avevano procurato. Zeman, a sua volta, ha affermato che secondo lui c’erano addirittura due falli(!) sul suo giocatore e allora il tecnico genovese ha detto che se Zeman ha detto che c’era il rigore, allora il rigore c’era. Avventuroso Ventura.

Voto 8 a Ibrahimovic: quattro goal in una partita non sono da tutti, poi quella rovesciata da fuori area è uno spot per il gioco del calcio. Ma quello che mi domando io: caro Ibra, quando ti metterai a fare goal un po’ meno spettacolari e un po’ più decisivi? Ibracadabra!

Voto 7 a Petkovic: il bravo allenatore laziale ha affermato che la sua squadra sarebbe venuta a Torino per imporre il suo gioco e per cercare di vincere. Domanda: ma se fosse venuta per difendersi e basta, come avrebbe giocato? Allora perché questo 7? A fine partita, lo Jacopo Volpi serbo ha detto che la Juve non aveva dato la possibilità alla sua squadra di esprimersi come avrebbe voluto. Onestà serba.

Voto 6 a Marchionni: un giocatore da anni sul viale del tramonto che a Parma sembra, invece, aver ritrovato un po’ di continuità. Con un suo goal ha pareggiato un primo vantaggio dell’Udinese. Marchio Marchionni.

Voto 5 all’accoppiata Paris/Mazzola: secondo loro, la Lazio non ha fatto catenaccio. Infatti, chissà chi per 90 minuti è stata costretta sulla sua metà campo senza mai provare ad imbastire un’azione degna di questo nome. Rincoglionimento  Paris/Mazzola.

Voto 4 a Galliani: lo zio Fester lombardo se ne esce con una massima di una originalità assoluta: “Tutti riconoscono gli errori a proprio sfavore, ma mai nessuno quelli a proprio favore”. Onestà festeriana.

Voto 3 a Mazzarri: “Abbiamo tutto da perdere”, afferma il buon livornese. Allora perché questo 3? E’ semplicemente una media con tutti i voti presi nelle precedenti rubriche. Mazzulate per Mazzarri.

Voto 2 ad Abbiati/Acerbi: il primo per la paperona sul primo goal, il secondo per la deviazione sulla seconda marcatura dei ciucciarielli azzurri. Paperone Abbiate e l’acerbo Acerbi.

Voto 1 e 0 a Juve e Inter: basta, avete rotto gli zebedei! Giocate, basta con queste inutili polemiche. Non vi rendete conto che state rovinando il calcio? Sembrate bambini di prima elementare.

                                                                                                         Stefano “Steve Bookie” Bertini

Stefano Bertini

Laureato in Scienze Politiche, ha oltre 10 anni di esperienza come giornalista. Nel tempo, oltre a dirigere questo sito, ha collaborato con molte testate sia locali che sportive spaziando fra on-line, carta stampata, radio, TV. "Steve", come ormai lo chiamano tutti, é uomo di grandi passioni e a quella per lo sport e le sue mille storie da raccontare unisce l'amore incondizionato per il cinema poliziottesco. E' per questo che in quanto a versatilità, stoicità e capacità di adattamento ci piace definirlo come una sorta di Sandro Ciotti, mixato con Mario Poltronieri e Enzo G. Castellari. In salsa chianina, ovviamente.

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Stefano Bertini
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