Vengo ora dalla divertente lettura del comunicato del PRC, prolisso nella forma quanto vuoto e inconsistente nei contenuti. Nel goffo tentativo di mascherare le ragioni della rottura politica della maggioranza, dovuta esclusivamente alla volgarità delle offese rivolte ai dirigenti e, quel che è peggio, agli elettori del Pd (figli di p…, sacchi di m…, str… ecc.) i dirigenti locali del PRC si inventano tutta una serie di argomenti alti e nobili, con l’intenzione, destinata miseramente a fallire, di proporsi d’un tratto come credibile opposizione.
Purtroppo per loro è fin troppo facile rispondere.
Dunque, partiamo intanto dall’innegabile presupposto che il PRC è stato alleato di questo PD e di questo Sindaco non per pochi giorni, bensì per quasi dieci lunghi anni durante i quali (tranne che nelle ultime settimane) non ha mai proferito una sola parola di critica nei luoghi deputati e ha votato pedissequamente tutti gli atti e le delibere del governo locale (ma proprio tutti: compresa la Variante dei Granai a S. Caterina, hai capito compagno Tenti?)
Talvolta è capitato che dopo avere approvato diligentemente tutto quanto veniva loro proposto, si mettessero poi a protestare in piazza sostenendo che in realtà non erano d’accordo su niente, ma non mi pare che vi sia alcuna ragione per vantarsene. Essere di lotta (fuori) e di governo (dentro le istituzioni) è sempre stata una pratica deprecabile.
Per tutto questo tempo infatti i rappresentanti del PRC si sono tranquillamente crogiolati nelle poltrone che proprio quell’alleanza (ora tanto vituperata) ha loro garantito e senza la quale (è bene sottolinearlo) non avrebbero neppure avuto la forza elettorale per essere rappresentati in Consiglio Comunale.
Da questi fatti inoppugnabili deriva che tutte le argomentazioni che ora elencano (con innegabile faccia tosta!) per nascondere la loro insipienza e la loro volgarità sono solo pietose scuse.
Con altisonante prosopopea il PRC dichiara infine che intende incontrare i cittadini.
Bene, a parte il fatto che anche questa iniziativa risulta quantomeno tardiva e che magari poteva essere messa in campo anche nei dieci anni precedenti, sono davvero curioso di verificare quanti saranno i cittadini disposti a prenderli sul serio. A giudicare dal risultato ottenuto alle ultime elezioni politiche (un misero 2,2%) il PRC farebbe bene a non attendersi folle oceaniche. Invito comunque il segretario Mazzeo che, come è ormai noto, si è dimostrato maestro di comunicazione su FB, a postare le foto della partecipazione a questi incontri.
E a proposito di Andrea Mazzeo, leggo sui giornali una sua dichiarazione nella quale afferma di non portare rancore a nessuno. Lo ringrazio per la sua magnanimità, ma francamente ritengo che sarebbe stato strano il contrario. Infatti, visto che è lui che ha insultato noi, non vedo proprio come avrebbe potuto sentirsi offeso.
P.S. per Alfio Nicotra: notoriamente non sono Renziano e comunque, scusa l’immodestia, non ho alcun bisogno di accreditarmi presso nessuno. Magari fai riferimento a tue esperienze personali, ma non siamo tutti uguali. Peraltro ho l’impressione che le questioni relative alla composizione della Giunta cortonese non siano al centro dei pensieri di Renzi. Forse è il caso di evitare voli pindarici e ricostruzioni fantasiose.
Il Sindaco di Cortona
Andrea Vignini
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L'unica soluzione possibile per le prossime elezioni è NON allearsi con nessuno, ogn'uno per il conto suo, tanto ci pensa sempre il PD a sfasciarsi da solo!!!
il fatto che PD e PRC debbano oramai andare per strade separate era un argomento serio ed è stato bene averlo affrontato e risolto..
il fatto invece che per risolverlo si sia dovuti attendere le espressioni oltremodo ingiuriose di un giovanotto che alla fine si ritorcono solo su di lui e descrivono bene "la società ideale " voluta da quel partito invece non fa onore a nessuno..
tutto sommato una storia triste dove non si sale il gradino della politica, si rimane nettamente sotto...
Signor Sindaco
da uomo di cultura quale sei liquidi il comunicato del PRC come “prolisso nella forma quanto vuoto e inconsistente nei contenuti”. Può darsi che la forma non sia alla tua altezza e abbia suscitato la tua ilarità, può darsi anche che i contenuti richiamati (tutti sottoscritti nell'accordo di programma) non siano tra le tue priorità.
Però consentimi alcune osservazioni:
-Usi ironicamente (e con un certo altezzoso disprezzo) il termine “compagni”, ma ti capisco, non appartiene né alla tua storia personale ne a quella politica essendo arrivato quando il termine era già usato con un certo fastidio anche da quanti provenivano dal PCI ed avevano partecipato al suo scioglimento.
Per noi il termine ha ancora un senso profondo e degno di rispetto. .
-Ci rimproveri anche che per tanto tempo siamo stati zitti ed appiattiti e d'improvviso ci siamo messi a sollevare problemi. In realtà, nel rispetto dei ruoli e funzioni, abbiamo mantenuto il più possibile il dibattito all'interno delle dinamiche amministrative, ma di fronte ai ritardi (o rifiuti) nell'affrontare alcuni aspetti programmatici per noi importanti abbiamo assunto iniziative sia in consiglio comunale che pubblicamente.
-In un passaggio usi con disinvoltura concetti propri dell'antipolitica, quando parli di comoda occupazione di poltrone da parte del PRC, .rivelando un insospettabile disprezzo per uno strumento essenziale della democrazia: con le elezioni le cittadine ed i cittadini scelgono i propri rappresentanti, dai Consigli Comunali al Sindaco.
I rappresentanti del PRC sono stati eletti in Consiglio e, sulla base dell'accordo sottoscritto, hanno avuto rappresentanza anche in Giunta, altre forze pur facendo parte della coalizione e partecipando con proprie liste non sono stati eletti, quindi di che parli? Così offendi gli elettori, tutti i consiglieri comunali e gli assessori della tua Amministrazione ed anche il tuo ruolo istituzionale.
Oppure il concetto “di occupazione delle poltrone” vale solo per gli altri?
Mi sembra una caduta di stile non da poco ed un inutile omaggio all'antipolitica imperante da parte di chi dovrebbe invece valorizzare lo spirito di servizio e non di esercizio del potere di chi si dedica alla politica nelle istituzioni (che non mi pare proprio una gran passeggiata, se non ricordo male), senza secondi fini.
O forse ti sei divertito meno di quanto vuoi far apparire.
Angelo maria cardone
Spero che il sindaco Vignini abbia usato il termine "compagni" nel senso che il modo di esprimersi su Facebook dal segretario di RC non fosse all'altezza di un passato, come quello comunista, in cui compagni come Pajetta, Amendola, Pertini (socialista) o Berlinguer (fra le tante persone serie che operavano in quel partito) si esprimevano con ben altra proprietà di linguaggio verso i propri oppositori o non alleati politici... Se invece il termine "compagni" è usato nella sfumatura suggerita dal signor Cardone, c'è veramente da essere tristi. La risposta del sig.Cardone mi sembra di tutt'altro tenore da quella di precedenti interventi, e mi piacerebbe che il Vignini rispondesse seriamente a quest'ultimo, se non altro per chiarire i dubbi che per un elettore del PD (come tale sono) nutre quando si dimentica il valore storico di un movimento come quello comunista all'interno del Partito Democratico
Gentile signora Biancamini, come certamente saprà l'ironia e' una delle armi dell'intelligenza, mentre la volgarità e' l'unica risorsa di chi non ha argomenti. Detto questo, il mio scritto e' intriso di ironia per rispondere ad una serie di affermazioni false e pretestuose contenute nel comunicato del PRC. L'unica parola che non uso con ironia e' "compagno", riferita a Tenti che (forse lei non ne è a conoscenza) ha più volte intimato ai rappresentanti del PD di non usarla, come se spettasse a lui o ai suoi la certificazione di garanzia dall'alto di un pulpito immaginario. Per quanto riguarda Cardone, potrei anche evitare di rispondere, visto che lui non fa altro che ripetere le stesse cose che ho già definitivamente smentito con argomenti inattaccabili. C'è però un'aspetto che non posso sottacere ed è quando pretende di darmi lezioni di stile. Evidentemente, come diceva una nota canzone, la verità fa male e fa perdere anche il senso della misura. Non si spiega altrimenti la critica al mio stile ironico (ma mai volgare) da parte di uno che ha ritenuto normale che il suo segretario apostrofasse gli alleati con epiteti irripetibili e ingiuriosi e non ha avvertito il minimo bisogno di prenderne le distanze. A mio modestissimo giudizio, con queste referenze, Cardone non può arrogarsi di certo il diritto di elevarsi a maestro di stile. Consiglio di farsi un piccolo esame di coscienza seguito da un salutare bagno di umiltà. Saluti.
Grazie Sindaco per la risposta. Come saprà la Retorica classica prevede domande che suggeriscano una risposta e la mia interrogazione, molto più rozzamente, implicava una risposta quale quella da Lei data. Mi fa molto piacere come elettrice del PD l'importanza che la parola "compagno" sia stata sottolineata ancora nel gergo politico (e ce ne è bisogno). Certamente il segretario di Rifondazione farebbe bene a cambiare il suo stile politico, perché la gente ha bisogno di un dialogo serio e costruttivo, non di inutili e volgari invettive in tempi che richiedono una grande responsabilità. Una parola che fa rima con Unità, ma questo è un concetto che pare non abbia gran seguito nella estrema sinistra. Una rilettura di Gramsci, col suo bel linguaggio chiaro, farebbe bene al giovane segretario di RFC
Gentile sig.ra Biancamini, Egregio sig. Sindaco,
mi stupisce molto la non curanza con la quale si liquidano le argomentazioni rimarcate dal precedente commento di Angelo e che facevano riferimento al comunicato del PRC cortonese su questa vicenda. Non rende onore questo atteggiamento alla capacità di argomentare che viene tanto millantata dalle vostre parti. Consiglio – signora Biancamini – prima nominare Gramsci, di farsi un’attenta lettura della sua concezione della “dittatura del proletariato” e dell’”egemonia” sia negli scritti giovanili che in quelli del carcere. Magari si evitano riferimenti del tutto fuori luogo. Chi crede che questa vicenda sia comprensibile al grande pubblico vive fuori dalla realtà. Chi, come il sindaco Vignini, pensa che si possano fare botta e risposta sui giornali ogni due secondi, sta sbagliando strategia e non percepisce che è pure sgradevole per un cittadino vedere un Sindaco che si diletta al sarcasmo invece di mostrarsi più attento ai problemi di chi soffre (e siamo in tanti) e dei territori. Detto questo, io ho già chiarito la mia posizione e non mi tiro indietro a rinnovati chiarimenti. Per correttezza (o meglio, decenza) sarebbe stato opportuno ci si stracciasse le vesti anche in occasioni sempre più frequenti in cui membri della maggioranza attaccavano me e il PRC basandosi su falsità note a tutti. Siamo sempre in tempo - sig. Vignini – ad assumere posizioni forti anche nei confronti di chi ha fatto affermazioni false a danno del PRC negli ultimi mesi. E non su facebook sig. Biancamini (rendetevi conto del ridicolo per favore), ma su tutti gli organi di STAMPA. Ma tant’è.. l’indignazione è a corrente alternata. Carissimi, questa vicenda può prolungarsi quanto volete, è ridicola e strumentale a chiunque non abbia gli occhi annebbiati da rapporti con i politicanti nostrani. Chi vive la crisi sulla sua pelle e chi soffre a causa di scelte sconsiderate assunte dal PD nazionale non è interessato a queste discussioni obiettivamente penose.
A tutti un caro saluto
Caro Mazzeo, le tue argomentazioni, quelle di Tenti, di Cardone e di chiunque altro saranno prese in considerazione dal sottoscritto solo quando saranno precedute dalle dovute scuse per i volgari insulti da te proferiti o almeno dall'ammissione esplicita che hai esagerato nei toni. Fino ad allora, per quanto mi riguarda, non vi è più alcuna possibilità di dialogo o confronto. Infine, per quanto riguarda gli effetti che questa rottura, da voi fortemente voluta, avrà sul quadro politico locale, dico solo che, come e' noto, "le pecore si contano a maggio". Il discorso per me è chiuso.
Capita nei migliori matrimoni che ci siano crisi con conseguenti rotture e separazioni delle quali, ciascun coniuge, attribuisce la colpa all'altro. Infinite recriminazioni,rimproveri, offese, che creano solamente disagio sia agli interessati che ai congiunti. Se i coniugi sono persone civili e si separano riconoscendo ciascuno i propri errori, possono cambiare tranquillamente direzione e provare a rifarsi una vita. Se invece il rancore e' troppo profondo, forse covato da tempo e nessuna delle parti riconosce i suoi torti, la rottura sara' difficilmente indolore. Si tentera' di ricominciare con un altro illudendosi che questi sara' certamente migliore e che finalmente non ci saranno piu' dissapori. Ma la storia si ripetera' fino a che ciascuno non capira' che se anche la passione iniziale che li aveva uniti dovesse svanire, il legame non potra' sciogliersi solo se sostenuto da qualcosa di forte: il rispetto degli impegni presi e l'amore per coloro che dipendono da noi.
Signor Mazzeo (e termino qui il mio intervento da semplice elettrice), le ricordo sommessamente che a usare Facebook è stato Lei, e con un linguaggio offensivo verso persone (elettori o iscritti al PD) che tutti i giorni lavorano duramente , quando lavorano, e seguono la politica fin dai banchi di scuola. Lascio a Lei l'interpretazione di Gramsci come mi pare lecito in Democrazia, ma mi permetta di osservare che l'intervento del Sindaco lo trovo un segno di rispetto verso coloro che vogliono capire di più linguaggi e modo di far politica, compreso il Suo.
Una cosa spero abbia imparato (e mi permetta di dirglielo, visto che sono più anziana di lei e sono una operaia in pensione), che la Politica è una cosa seria e come tale richiede un linguaggio appropriato. Da troppi anni siamo abituati alla volgarità e superficialità nei discorsi politici, spero che d'ora innanzi le cose siano diverse e forse questo dialogo sarà servito a qualcosa