La diffusione dei dati sulla raccola differenziata in Valdichiana segnano il punto più basso della gestione dei rifiuti di Sogepu e Aisa nella nostra area. Tutto questo è dipeso da una serie di fattori oggettivi, come, ad esempio, la contrazione della spesa pubblica che i governi liberisti di Berlusconi, di Prodi, ancora di Berlusconi e, infine, di Monti hanno imposti alle realtà locali.
Nella nostra Provincia la “disaffezione” verso la raccolta differenziata è dipesa – è innegabile – dall’intento dei partiti egemoni (democratici e pdiellini in primis) di imporre il raddoppiamento dell’inceneritore. Fatto che contribuirebbe alla definitiva trasformazione della vallata in un’Ilva in salsa (nociva) chianina.
Nella fattispecie, per quanto riguarda il Comune di Cortona, gli errori amministrativi si sommano e si raddoppiano. Come i lettori forse sanno a Cortona, il servizio di nettezza urbana è gestito da Sogepu, società di proprietà dei Comuni di Città di Castello, San Sepolcro e in minima, parte del Comune di Cortona, che conferisce i rifiuti indifferenziati ad Aisa, gestore dell’inceneritore di San Zeno. Questo ha comportato oltre alla moltiplicazione dei costi, un sicuro aggravio consistente in una tariffa maggiorata per i gestori che non siano Aisa, i quali conferiscono l’indifferenziato a San Zeno. A ciò si sommano i dati sconfortanti della raccolta differenziata al 21,5 % nel 2010 e al 18% nel 2011, con un evidente aggravio di spesa e vanificazione degli sforzi fatti in passato con la creazione della raccolta differenziata nel Centro storico. Il porta a porta avrebbe dovuto prevedere un’estensione della stessa alle frazioni, in primo luogo a Camucia, negli anni successivi all’introduzione del porta a porta a Cortona nel 2005.
Il quadro normativo ricordato dal sindaco di Cortona è corretto: dal 2009 c’è stato un dibattito all’interno della conferenza dei servizi conclusosi con l’affidamento del Aato delle province di Arezzo e di Siena-Grosseto della gestione del servizio di nettezza urbana alla Progetto 6 a partire dal giugno 2013.
Prendo atto dell’assunzione di responsabilità del sindaco, certamente da apprezzare, seppure tardiva, ma che non da credito né merito a quelli che in primo luogo si sono dichiarati in netto dissenso sulla gestione delle politiche ambientali nel nostro territorio. I dati sulla differenziata sono disastrosi e nel 2012 non saranno certo migliori se ci si deve fidare della percezione esterna. Scaricare le colpe su Sogepu, la quale sarebbe non incentivata ad investire è un giudizio parziale. Né parlare dei delegati o degli assessori di riferimento silenti e che non hanno mai fatto un intervento in tal senso nelle dichiarazioni su stampa, nelle dichiarazioni allegate al bilancio, sarebbe per noi una magra consolazione. La richiesta delle dimissioni fatta da alcune forze politiche è sacrosanta.
Tuttavia tale discussione acquisisce un ruolo politico quando un partito facente parte della maggioranza del Comune, come Rifondazione Comunista, presenta un mozione di denuncia dello “stato di abbandono” della raccolta differenziata e del porta a porta a Cortona.
La mozione puntuale presentata dal capogruppo di Rifondazione su stimolo del circolo “R. Censi.” segna una cesura evidente con la maggioranza di riferimento marcando – io spero – un punto di non ritorno nella alleanza con il Pd locale.
I segnali di una rottura imminente – salvifica per la sinistra locale – che regala i premi di maggioranza al solito partito in cambio di nulla da tre elezioni comunali consecutive, ci sono tutti.
A partire dall’estate con la pratica dei granai di Fratta, il sito di stoccaggio dei cereali, e l’attacco alla figura del vicesindaco di RC con il silenzio del sindaco stesso si è venuta ad incrinare la fiducia. Filtra dal palazzo (ma non è un dato politico) l’invito dal primo cittadino al vicesindaco rifondarolo a fare un passo indietro in modo da estromettere lei e il suo partito dal cerchio magico del potere locale.
Certamente ci son tutti i segnali di una disarticolazione tra la parte filogovernista dei comunisti e quella più movimentista e lo si deve in primis al dibattito nazionale che vede alcuni endorsement per i partecipanti alle primarie di rispettivi partiti di alcuni esponenti, mentri altri se ne tengono lontani fino ai recenti comunicati sulla conferma del segretario provinciale del Pdci nel consiglio di amministrazione di Nuove Acque . Al di là della stima che nutro verso il segretario provinciale dei comunisti italiani, i compagni di Rifondazione si dovrebbero chiedere da chi è stata sponsorizzata tale nomina e per quale intento, se non dal sindaco di Cortona, che loro ancora si ostinano a appoggiare.
C’è l’evidente intento di annullare la presenza della matrice ambientalista, di quelli che invocano il rispetto dei quesiti referendari del giugno 2011, che prevedono il mantenimento alla sfera pubblica dei servizi locali nella politica locale.
A questo punto Rifondazione dovrebbe chiarire che ruolo ha nell’amministrazione del Comune di Cortona, visto che è una voce piuttosto critica.
Viene il momento quindi di lanciare un ponte verso coloro che vogliano costruire un progetto politico alternativo a questo stato di cose. Dal movimento 5 stelle ai compagni genuini c’è spazio a Cortona per costruire assieme ai comitati di tutela un percorso politico, programmatico per ridare dignità all’idea di una gestione più sana e onesta della cosa pubblica.
Se non ora quando?
Daniele Monacchini
[.noresp.]
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Sono daccordo sull'analisi di Daniele e sulle critiche alla sinistra cortonese che si vende sempre per un piatto di lenticchie e consente al PD di governare con maggioranze assolute di seggi senza averne i voti e con la quasi totale occupazione del potere. Sulle prospettive, non so, forse ancora è presto per parlarne e sul fatto che il M5S sia disponibile nutro dei grossi dubbi. Comunque parliamone !
Sò che in Umbria il cittadino porta la spazzatura all'Isola Ecologica Umbra, questa viene pesata e in base al peso ha uno sconto sulla bolletta, mi chiedo, la Sogepu che è "Umbra" e fa servizio in Toscana, fa pagare profumate bollette a noi "Toscani", che senso a farla gestire dall'Umbria quando potremo avere il servizio dall'Aisa che è di Arezzo?
Poltrone apparte.....
Fatemi capire, ma fino ad ora di cosa si è occupata l'amministrazione Cortonese se non di spazzatura? Quanti anni sono che governano queste persone? E i vari movimenti comunisti che FANNO PARTE dell'amministrazione, invece di invocare poltrone a dritta e a manca nei vari enti e partecipate nonché al comune (vicesindaco)perché non hanno fatto il loro dovere di movimenti a vocazione ambientalista che era l'UNICA COSA che ci si poteva aspettare da loro in una amministrazione comunale? Meditate gente prima di votare...P.S: Amministratori, fate un salto in un qualsiasi comune dell'Umbria per imparare cosa significa RICICLARE! Sono sicuro che vi daranno volentieri una mano ad organizzarvi.
Ma è mai possibile che in una situazione di sfacelo economico-finanziario dello stato e quindi di tutta la sua articolazione politico-amministrativa si abbia voglia di parlare della raccolta differenziata del comune di Cortona, quando, per giunta, nella Scandinavia, intere città da decenni il riscaldamento degli immobili pubblici e privati viene fatto con l'acqua calda prodotta da inceneritori di rifiuti? possibile che invece di discutere di progetti di sviluppo economico, sociale e culturale del territorio si pretenda di impegnare l'amministrazione ed i partiti che la sostengono intorno a questioni ormai relativamente irrilevanti? Molti intellettuali, a fronte della crisi economica globale, si sono posti il problema della reintrepetazione del marxismo come strumento di intervento e noi pretendiamo di discutere di "rifiuti"? Proprio non è possibile alzare lo sguardo, rendendosi conto della complessità del momento, a prescindere dalle diatribe locali?
Ma si, ha ragione il Sig. Giancarlo, perchè preoccuparci di queste piccole cose locali...c'è la reinterpretazione del Marxismo, c'è chi vuole la monarchia... ma soprattutto ci sono i Maya e l'Apocalisse imminente, perchè perdere del tempo prezioso?