Sono stato 15 anni all’opposizione perché davanti a me avevo i migliori Amministratori che Castiglion Fiorentino potesse esprimere, sempre apprezzati dalla maggioranza dei cittadini anche con il 65% dei suffragi: oggi vedo quegli ex amministratori dal “largo consenso”, che si scannano tra di loro per imputarsi a vicenda le responsabilità di un dissesto finanziario senza precedenti. Le responsabilità? Io non voglio fare né il garantista né il giustizialista, ci sarà chi ha la competenza per giudicare e individuare le responsabilità di questo gravissimo deficit finanziario.
A me interessa soprattutto il giudizio dei cittadini che presto si renderanno conto delle gravi ricadute che subirà il nostro territorio comunale sia in termini di qualità della vita, di sviluppo e di occupazione, che in un quadro nazionale e internazionale poco rassicurante, non possono essere gran che incoraggianti per il nostro futuro.
Auspico che Commissario e Sub Commissario possano svolgere nel migliore dei modi la funzione loro assegnata nell’interesse di cittadini e dei creditori del Comune di Castiglion Fiorentino, tenendo sotto controllo le attività all’interno del nostro comune.
In particolare è bene che alcuni membri della Ex Maggioranza si rendano conto che non hanno più titolo per impartire disposizioni all’interno dell’apparato comunale, formato da dipendenti comunali giunti quasi ad uno stato di esasperazione per il difficile momento causato, da questa sciagurata quanto breve ultima Legislatura.
In ultimo un appello a coloro che sono stati come me all’opposizione in questi anni, seduti e non, nei banchi del Consiglio Comunale: il dissesto, le dimissioni del Sindaco, il fallimento del Centro Sinistra non equivalgono ad una matematica conquista del Comune.
Dobbiamo toglierci di dosso e alla svelta i panni dei contestatori, degli oppositori a tutti i costi, per costruire una “Grande Alleanza” che si possa far apprezzare dalla gente per la bontà delle proprie idee, anche in un quadro, purtroppo è inevitabile ricordarlo, disastrato dai nostri avversari politici
Mario Agnelli
Consigliere Comunale Prima Castiglioni
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Credo che non sarà necessario aspettare le prime misure del Commissario per notare che la qualità della vita a Castiglion Fiorentino è in caduta libera: quello che una volta era conosciuto come il Paese dei Balocchi, è ritornato mestamente alla stregua della più umile e triste zucca di "Cenerentolosca" memoria. Credo che per bene inquadrare la situazione della nostra città possa bastare l'esempio che mio nipote, che frequenta l'asilo, deve portarsi la colazione da casa tutte le mattine. Purtroppo questa situazione di ristrettezze ho paura che durerà per molti anni ancora e tutto quello che di buono era stato fatto per Castiglion Fiorentino si sta lentamente sgretolando (per fare un esempio: proviamo tutti insieme ad andare di domenica al museo!) e trovo sleale e moralmento scorretto che a pagare siano i castiglionesi.
La parte che condivido in pieno del suo comunicato stampa è quella a proposito delle buone idee: sono convinto che saranno proprio le buone idee a rimmettere in sesto la nostra città, indipendentemente dall'orientamento politico di chi le propone. Castiglion Fiorentino sta vivendo un momento difficile e di emergenza e credo che per risolvere questa situazione serva un passo in avanti che riesca ad andare molto oltre la politica meramente intesa e che prima di tutto si debbe pensare al benessere dei cittadini e alla stabilità sociale, economica e culturale del posto dove viviamo, senza quei toni roboanti da campagna elettorale che non servono più a nessuno.
Ho deciso di scrivere queste poche righe perchè, da elettore di centro sinistra, ho provato una profonda delusione per tutto quello che è successo, come se la realtà perfetta in cui credevo di vivere fosse scoppiata come una bolla di sapone: bella e coloratissima, ma effimera e senza spessore.
Deluso.
Agnelli ha proprio ragione.
Ora tocca a chi era all'opposizione dare idee e proporre un percorso alternativo che ridia a Castiglioni il ruolo che gli spetta.
E' vero, ma certo non sarà facile ascrivere all'opposizione della sinistra responsabile del dissesto chi, nelle ultime elezioni comunali, si è proposto come alternativa al Pd di cui ha però fatto parte amministrando per 10 anni il comune.
La prima regola dovrebbe essere, per esere credibili: nessuno di coloro che ha avuto ruoli in maggioranza o in giunta negli ultimi 10 anni, può proporsi come alternativa; quindi non solo Brandi e Cesarini, ma tutti coloro che hanno avuto il ruolo di amministratori, come consiglieri comunali o assessori.
Da questa regola fondamentale, può partire un nuovo inizio ed una proposta che possa richiedere la fiducia dei cittadini.