Metterci la faccia

di Fabio Comanducci

E’ noto a molti, che a fine maggio si svolgeranno le elezioni amministrative insieme a quelle europee.
Anche Cortona è interessata, oltre che alle europee, anche alle elezioni amministrative per eleggere il nuovo sindaco e il nuovo consiglio comunale. Da alcuni mesi, in vista di questo appuntamento, ci sono vari movimenti di pensiero e di persone, più o meno trasparenti e più o meno visibile alla popolazione, che stanno cercano alleanze e costruendo programmi appetibili all’elettorato. Quest’anno, per la prima volta, sembra possibile una sconfitta del partito di maggioranza dopo oltre 70 anni di continuo dominio, a favore delle forze nuove di destra, Lega in primis, e ciò analogamente a quanto è successo in molte città e paesi della toscana e di tutta Italia.
Se leggiamo i numeri relativi alle elezione amministrative del 2014 e quelle, più recenti, delle politiche del 2018, i giochi sembrano fatti in favore della destra e è per questo che serpeggia ottimismo e grande fermento per questa situazione che porterebbe i soggetti vincenti a passare alla storia per aver scardinato a Cortona il potere della sinistra, ultimo baluardo di rilievo della sinistra rimasto nella provincia di Arezzo e forse in tutta la Toscana .
Viviamo quindi a Cortona, e non solo, una situazione difficile per il centro sinistra, euforica per il centro destra. I cittadini di Cortona inoltre, possiamo affermare nella maggioranza, non manifestano una completa condivisione sul buon operato della precedente amministrazione per Cortona, anche se, dobbiamo sottolinearlo, neanche pessima: direi una buona amministrazione ordinaria e una carente amministrazione straordinaria, con scelte opinabili, con scarso respiro futuro, con tentennamenti e adeguamenti non sempre ottimali.
Una situazione quindi critica, una situazione in cui, al momento, non sembra pronosticare una eventuale alleanza di tutte le forze politiche di sinistra, anzi, vengono accentuate dalle stesse difformità con il PD, partito di governo, e forte è il desiderio di presentare liste di sinistra proprie, non con la velleità di vittoria ( in alcuni casi si parla di un consenso pari allo zero virgola), ma di distinguersi dal PD ed affermare con questa distinzione, “Cittadini … noi siamo la vera sinistra … eccoci … siamo coerenti fino alla fine nella lotta al PD che ha distrutto l’Italia e Cortona”. Tale impostazione favorisce ovviamente i partiti di destra, rafforzando in loro la convinzione di vittoria.
Ma i cittadini, tutti coloro che non hanno un passato politico e amministrativo e che gravitano nell’area del centro sinistra, sinistra, coloro che sono oggetto e destinazione delle future scelte di governo locale che la futura amministrazione dovrà attuare nell’espletamento della propria attività pubblica, tutti i cittadini, ripeto, cosa pensano e soprattutto, cosa possono fare? Limitarsi ad un voto passivo, peggio ancora all’astensione, lasciando al fato o alla provvidenza divina il futuro proprio e dei propri figli?
Alcuni di loro, con coraggio e capacità di visione futura, appartenenti all’area democratica, antifascista ed europeista, hanno visto in questa situazione apparentemente drammatica e perdente per il centro sinistra/sinistra, una grande opportunità. Per la prima volta da 70 anni, si presenta l’occasione di scardinare la corazzata del vecchio PCI e del nuovo Centro Sinistra PD, che ha governato per 70 anni e che sembrava imbattibile, pur mantenendo saldi i valori caratterizzanti la sinistra e non solo (mi riferisco allo spirito di accoglienza e attenzione all’ultimo) e mantenendo intatta tutta l’esperienza di amministrazione ordinaria, così complessa e articolata, difficilmente acquisibile nell’immediato, soprattutto in una città così variegata per estensione geografica e rilevanza e tradizione storica e di immagine nazionale e internazionale.
Amministrare una città come Cortona non è semplice, non solo per le attività di maggior impatto e visibilità, ma per far funzionare correttamente la complessa macchina amministrativa, mantenendosi entro i vincoli e limiti di bilancio, l’ordinario, il quotidiano, i mille e piccoli problemi e esigenze che ogni giorno emergono, per rispondere alle più svariate esigenze e bisogni dei cittadini.
Per la prima volta esiste la possibilità di incidere da dentro sull’apparato amministrativo, di poter indirizzare le scelte che caratterizzeranno il nostro futuro, direttamente dalla sala dei bottoni, mantenendo e garantendo i valori propri della sinistra in ambito ambientale, sanitario, urbanistico, culturale e turistico; finalmente potremo dare una svolta al centro storico, al suo ripopolamento e alla sua offerta turistica basata anche sulla qualità, oltre che sulla quantità.
Per realizzare tutto ciò occorre innanzitutto impegno competente e consapevole, servono persone che mettano in gioco la propria faccia, uscendo dall’anonimato della critica e si uniscano nella reale proposta di cambiamento, di cui la nostra città ha profondamente bisogno. Cortona ha una grande possibilità: quella di diventare un esempio di oculata amministrazione unendo le capacità di antichi amministratori con la dinamicità ed estro dei nuovi, provenienti dalla società civile, intendendo con tale termine coloro che non hanno mai occupato ruoli in politica e non sono quindi legati a nessun tipo di vincolo, se non la propria coscienza e voglia di fare per il bene comune, come testimonia la propria vita e il proprio “fare” quotidiano, che non hanno scheletri negli armadi che obblighi a restituire piaceri e offrire gratificazioni che non rappresentano il meglio per gli interessi dei cittadini.
Metterci la faccia, impegnarsi, dire “io ci sono”, uscire per una volta dalla comodità della critica per diventare oggetto di critica, di confronto, per creare qualcosa di nuovo, di grande, di pulito; per lanciare un messaggio alla comunità intera, un messaggio di impegno e di solidarietà.
Metterci la faccia … contro tutto e contro tutti.
Pensateci ….