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Camucia senza eventi. Eppure, forse, qualcosa funzionerebbe

Di ritorno da un’iniziativa carina, nonostante il cervello squagliato dal caldo, mi sovviene un’idea potenzialmente interessante. Sono stato a Camucia, in Piazza Sergardi, a fare il “moderatore” (oddio, che termine immondo…forse è meglio “presentatore”, anche se fa un po’ Pippo Baudo) alla presentazione del nuovo libro di Ferruccio Fabilli, un testo dedicato alla storia della mezzadria fra toscana e umbria da metà dell’ottocento al secondo dopoguerra. Fra l’altro il libro è molto interessante e istruttivo per chi come me sa molto poco di quel tipo di forma sociale che ha coinvolto la stragrande maggioranza della popolazione della Valdichiana per almeno 7 secoli, ha la puntigliosità della ricerca scientifica ma è anche di piacevole lettura.

Eravamo una 35ina a frescheggiare di fronte alla libreria: numero esiguo se si pensa che Camucia rasenta ormai gli 8mila abitanti, ma comunque è stata una serata molto piacevole e utile per indurmi una riflessione.

Nel dopo-Mix che ha consacrato Cortona (intesa come centro storico) come icona pop e regina degli eventi non vedo perchè non si possa pensare di iniziare a organizzare qualcosa di avvicinabile alla cultura anche nella frazione più popolosa del Comune. Il pubblico potenzialmente ci sarebbe, se gli eventi fossero ben studiati e adeguatamente promossi, e si colmerebbe un vuoto. Infatti, aldilà di sagre/pappatorie e feste con il liscio, fuori dalle mura etrusche c’è veramente ben poco.

Vero che negli ultimi tempi si sono mossi i commercianti che qualcosa hanno proposto, vero che ogni anno c’è la giornata di Camucia senz’auto, ma la mancanza di concerti, presentazioni di libri, rassegne è quasi totale. Eppure, secondo me, qualcosa di questo tipo potrebbe funzionare, specialmente nelle sere d’estate lontane dal “Mix” quando le famiglie si riversano per strada alla ricerca di un po’ di refrigerio. E Piazza Sergardi da questo punto di vista potrebbe essere un punto centrale interessante

Dico questo anche perchè una volta nella zona della Piscina c’era il Festival “Insanamente – Cortona Sound”, del quale almeno le prime edizioni furono di grande successo (poi anche quello è sparito…) e io, da co-organizzatore, notavo sempre una folta presenza di camuciesi. Molte famiglie con bambini, molti giovani e giovanissimi, perfino gli anziani che venivano a dare un’occhiata e non inorridivano affatto di fronte al rock.

E dico questo anche perchè ricordo che Piazza Chateau-Chinon inizialmente doveva essere una specie di auditorium, ma poi non c’è nato nulla e anzi c’hanno costuito le case intorno, così da annullare definitivamente quella possibile collocazione.

Insomma: Camucia merita forse qualcosa di più della sola Festa Democratica/ex Festa dell’Unità e del concerto dei Camaleonti, dei Cugini di Campagna o chi per loro. Pensare a smuovere qualcosa significherebbe arricchire ulteriormente l’offerta e renderla più popolare e coinvolgente veramente per tutti

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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  • In questo momento di grandi glorificazioni al Mix Festival e ai suoi risultati andrebbe ricordato meglio che qualcuno, con un budget quasi 10 volte inferiore, riuscì a fare grandi cose a Camucia ( e portare gente alla piscina comunale di Camucia non è certo la stessa cosa che riempire Cortona). Per la negletta e popolosa frazione cortonese ci sono state delle serate memorabili ( concerto di Caparezza, oltre 5000 persone e concerto di Morgan, sempre con circa 5000 persone). Quindi in un passato nemmeno troppo lontano un "grande evento" rischiarava anche l'estate camuciese, dando vita al grande paese (purtroppo poco più che dormitorio) ai piedi di Cortona. Ma la gloria per chi organizzò quel festival ( Insanamente Cortona Sound Festival) fu almeno 10 volte inferiore a quella degli immensi organizzatori del Mix, un po' come il budget.

  • Nel condividere il senso dell'articolo rinnovo i complimenti all'amministrazione comunale in toto per la capacità e il coraggio dimostrati e un pizzico di buona sorte nell'organizzazione del concerto di Lorenzo. Chi si ricorda del concerto straripante di caparezza nel 2008? Io penso che l'organizzazione di eventi fuori dal centro storico sia da non abbandonare. Il concerto di Lorenzo e' unico nel suo genere perché iscritto nell'apice della sua carriera e perché aveva senso farlo solo a Cortona tra amici e parenti e un'infinita folla ordinata. Spero che il concerto di Lorenzo abbia infine posto fine a quel l'infinito diffidenza e acredine con la quale tutti gli eventi vengono accolti a Cortona. L'aspetto più bello del suo spettacolo e' l'empatia naturale con il luogo nel quale si è vissuti tra l'artista e gli spettatori-amici. Bello tutto perché unico e irripetibile

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Michele Lupetti
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