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Ah, ma allora se i Comuni tornassero ad assumere…

Sabato scorso sono stato all’inaugurazione della nuova ala della scuola per l’infanzia di Alberoro. Siccome è aumentato il numero dei bambini il Comune ha realizzato totalmente a sue spese (250mila euro, senza finanziamenti da enti superiori, nè bandi, nè altro) un nuovo edificio, collegato al precedente da un corridoio. Se non erro sono circa 150 metri quadrati (più circa 30 della zona di collegamento) in cui possono essere ospitati una trentina di alunni. Tanto che c’era il Comune ha voluto fare un lavoro fatto bene, creando una struttura che a colpo d’occhio è molto bella, ma soprattutto è moderna. In legno, efficiente sul piano energetico, sicura dal punto di vista anti-sismico, insomma un vero gioiellino

La cosa che mi ha colpito durante la presentazione è sentir dire che il progetto è stato redatto da personale comunale e ciò ha portato a un risparmio per l’ente quantificabile in circa 25mila euro. Se la struttura fosse stata fatta progettare da un soggetto esterno, quindi, l’intera opera sarebbe costata 275mila euro invece che 250.

La cifra, se messa in relazione a quello che (all’incirca) può costare un dipendente comunale ogni anno all’ente, mi ha spinto a una riflessione.

 

La conclusione che ho tratto (da profano in materia, ma cercando di usare la logica) è che forse bisognerebbe ripensare il grande accanimento sul tagliare le piante organiche che ha contrassegnato gli ultimi anni. Certo: nell’immediato vi è un risparmio (meno dipendenti, meno spese), ma poi chi lavora in Comune non ha più il tempo di svolgere un sacco di mansioni che prima, invece, svolgeva e potrebbe tornare a svolgere se accanto a sè avesse più persone. Tutte queste mansioni vengono ‘appaltate’, cioè affidate a soggetti esterni in vario modo (gare, affidamento diretto ecc ecc), ovviamente con un costo per l’ente. E se pensiamo che un dipendente costa al Comune circa 30/35mila euro annui viene da pensare che forse converrebbe tornare ad assumere e ‘appaltare’ meno, perchè forse si risparmierebbe e lo si farebbe avendo anche spazio per riconoscere determinati ‘premi’ ai dipendenti che svolgono certi lavori che, altrimenti, sarebbero onerosi per l’ente se esternalizzati.

 

E’ chiaro che alcuni passaggi i Comuni non li possono fare perchè semplicemente non ha senso assumere personale specializzato per usarlo una o due volte all’anno. Ad esempio: avere un geologo sarebbe un lusso inutile, quindi si cerca all’esterno (e si paga ogni volta). Però, ho pensato, tali ruoli potrebbe assumerli un ente intermedio e poi destinarlo a seguire i progetti dei vari Comuni. Potrebbe prenderlo la Provincia e destinarlo ai comuni ogni qual volta ne facciano richiesta… 

Ah già, dimenticavo… la Provincia l’hanno smantellata

 

 

In questi giorni, poi, si è tornato purtroppo a ragionare sulla sicurezza degli edifici scolastici. Sempre ad Alberoro ho sentito che il Comune sta proseguendo il percorso delle verifiche sismiche sugli edifici scolastici, anche in questo caso a proprie spese (perchè il comune è classificato in ‘zona 3’, cioè a rischio relativamente basso, e i finanziamenti non arrivano)

Tali verifiche approfondite sono molto costose (minimo 15/20mila euro a scuola, ma anche di più) e ovviamente vengono anch’esse ‘appaltate’ a soggetti esterni. Anche in questo caso: è assurdo pensare di costituire un soggetto pubblico che non dico a livello provinciale, ma almeno regionale, prenda in mano le redini della situazione e programmi un piano di verifiche? 

Ah già, dimenticavo… qualcuno direbbe che è un ente inutile

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

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Michele Lupetti

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