Categories Opinioni

In treno verso Roma… fra stazioni sporche, rifiuti abbandonati ed edifici cadenti

Viaggiando in questi giorni in treno per raggiungere Roma ho notato uno spiacevole elemento che rientra a pieno nella grande famiglia dell’inciviltà. Un fatto che finora avevo poco considerato, sia perchè mi capita raramente di viaggiare in treno, sia perchè a volte l’occhio si abitua: le cose si vedono, ma si smette di farsi domande. Basta però concentrarsi un attimo per notare una serie di dettagli che sono lo specchio di una situazione indecente.

In questa mia (breve) ‘traversata’ per le linee del centro-Italia ho appuntato prima di tutto stazioni ferroviarie con decoro ridotto all’osso (specie per le tante che sono ormai inutilizzate) e una vera e propria invasione di lattine, vecchi giornali, fazzolettini, avanzi di cibo, rifiuti di ogni genere disseminati qua e là da cani e gatti che assaltano i cestini. Ma il percorso ferroviario non è meno deprimente: le erbacce e i rovi cresciuti a dismisura avvolgono scarpate salvando soltanto i binari e aumentando il rischio di incendi lungo la linea (cosa puntualmente accaduta nell’estate appena trascorsa) che poi richiedono interventi di spegnimento e soprattutto constringono allo stop del transito dei treni, con ritardi e disagi.

Chi deve garantire la pulizia e la manutenzione della ripe, dei fossi e degli spazi adiacenti la rete ferroviaria Italiana?

E chi deve mantenere il decoro delle stazioni?

Perché nessuno o quasi provvede e perché nessuno sollecita questi interventi?

Vi è poi un elemento ulteriore, che ho notato avendo la (s)fortuna di viaggiare con un treno che non aveva troppa fretta: nei pressi delle piccole stazioni, oggi in maggioranza, abbandonate, vi sono numerose costruzioni fatiscenti. Vecchi capannoni (in cui non mancano pericolose coperture in amianto) e casolari di cui restano ormai solo le rovine. Questa notevole quantità di patrimonio murario potrebbe essere recuperata con una serie di conversioni / ristruttuazioni con varie finalità: certamente quella abitativa, ma anche quella commerciale, artigiana, industriale, magari privilegiando aziende giovani

Rendere decorose e pulite le stazioni ed evitare l’abbandono e la perdita di un patrimonio che può dare ancora molto (invece che costuire un capannone o un centro commerciale da zero lo si può fare recuperando cose già esistenti!) è quindi secondo me un punto su cui si dovrebbe riflettere. Perchè ci sarebbe tanto da guadagnare

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

Share
Published by
Michele Lupetti

Recent Posts

Omaggio a Benny Goodman ed Artie Shaw

Si sa come Umbria Jazz, in ormai dieci lustri, abbia portato a Perugia e dintorni,…

2 anni ago

La Valle del Gigante Bianco 2023

Convegni, tavole rotonde, degustazioni enogastronomiche, mostre fotografiche e documentali tutto dedicato all'animale simbolo della Valdichiana:…

2 anni ago

Cortona e l’inflazione… qualche decennio fa (“Anche oggi broccoletti e patate”)

“E io vado a mangiare dallo zio Ernesto!!” Scommetto che se solo avesse un ospitale…

2 anni ago

LUXURY SPAS 2023 VIAGGIO TRA BENESSERE E LUSSO

È uscita la nuova guida di Condé Nast Johansens per una vacanza in una delle…

3 anni ago

I Cattivi del Poliziottesco

Nel genere da me e da tanti altri amato c’ è sempre stata la contrapposizione…

3 anni ago

<strong>Libri Top Ten e Lo Scaffale</strong>

TOP TEN   Mussolini il capobanda. Perchè dovremmo vergognarci del fascismo         di Aldo Cazzullo,…

3 anni ago