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I cantucci de “Il Savinese” ottengono il marchio IGP

Ai piedi della città rinascimentale di Monte San Savino si trova  ‘Il Savinese’ di Mimmo Perroni, tredicesimo panificio-pasticceria in Toscana ad ottenere l’autorizzazione a produrre ‘Cantuccini Toscani e Cantucci Toscani’ con il marchio IGP  (Indicazione Geografica Protetta).

Un nuovo e prestigioso riconoscimento che premia l’azienda artigiana toscana, che ha sempre creduto nella produzione agroalimentare di qualità.

“Nel nostro laboratorio utilizziamo solo prodotti a filiera corta previsti dall’apposito disciplinare che prevede il rilascio della certificazione IGP AI Cantucci e Cantuccini toscani dopo gli attenti controlli da parte della Bioagritech di Parma – sottolinea Perroni – prodotti da forno che affondano la loro storia nella tradizione alimentare toscana consolidando l’immagine del nostro territorio”.

L’origine dei cantuccini risale almeno al XVI secolo e il nome sembra derivare da “canto”, parte di un insieme, o da “cantellus”, in latino “pezzo o fetta di pane”, una galletta salata che già i soldati romani consumavano durante le campagne militari. Il biscotto nella sua forma “dolce” si inserisce invece nel solco della nuova produzione e del consumo dolciario affermatosi, innanzitutto in Inghilterra e in Toscana. Il ‘700 fu caratterizzato dal diffondersi dei cantucci in diverse varianti, ma solo a partire dal ‘900 i cantuccini alle mandorle iniziarono ad essere prodotti in tutta la Toscana sempre più su larga scala.

‘Savinese’, azienda artigianale nata nel 1991, basa la sua produzione sulle specialità da forno e da pasticceria grazie all’accurata selezione delle migliori materie prime, l’amore e la passione di tutto il personale, attento a seguire ogni fase di lavorazione, dall’impasto alla cottura, al fine di garantire eccellenze di elevata qualità e genuinità, commercializzate, oltre che nel negozio di Monte San Savino, in Italia per l’80% ed in Inghilterra per il restante 20%.

Nella sua linea di prodotti anche i celebri ‘Biscotti della Nonna’, tipico della tradizione contadina aretina, i ‘Brutti ma Buoni’, biscotti dall’aspetto spigoloso e cupo ma dal sapore delizioso e croccante, grazie alla granella di nocciole e visto che ci avviciniamo al periodo pasquale la ‘Panina del Monte’, unica nel suo genere, una piccola pagnotta da forno dal gusto dolce-salato, dovuto all’accostamento dell’uvetta sultanina e del guanciale di cinta senese.

Claudio Zeni

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