Si terrà giovedì 26 aprile, a partire dalle ore 9.00, presso i locali del Centro Congressi di Sant’Agostino a Cortona, una Giornata di studio e approfondimento, organizzata dall’Istituto di Istruzione Superiore “Luca Signorelli”, alla quale ha assicurato la sua partecipazione il sindaco Andrea Vignini. L’iniziativa è rivolta agli studenti delle classi terminali di tutti gli indirizzi dell’Istituto stesso, ma aperta anche a coloro che vorranno partecipare.
La tematica prescelta, Il Confine orientale italiano: convivenza e conflitti in un’area multietnica, è stata ritenuta dalla scuola particolarmente meritevole di attenzione poiché l’area coinvolta (la Venezia Giulia), per il suo carattere di laboratorio della storia europea del Novecento, negli ultimi venti anni, è divenuta peculiare oggetto di ricerca della storiografia nazionale e non solo. Infatti, in uno spazio relativamente ampio, caratterizzato da continue variazioni della linea di confine fra Stati, si sono verificati tutti i maggiori fenomeni che hanno profondamente segnato il secolo trascorso: i processi di assimilazione delle minoranze etniche slave inglobate nel Regno d’Italia, l’occupazione nazi-fascista con la drammatica realtà dei campi di concentramento e delle deportazioni di civili, ed ancora le “foibe” e l’esodo della popolazione giuliano-dalmata di origine italiana. Tutto ciò con conseguenze laceranti per le popolazioni che vi abitavano -tedeschi, sloveni, italiani e croati- che prima dell’affermarsi dei nazionalismi avevano convissuto, sviluppando con molta probabilità sentimenti d’appartenenza plurima.
Grande protagonista della giornata sarà Marta Verginella, docente di Storia del XIX secolo all’Università di Lubiana e uno dei maggiori storici sloveni, autrice, tra gli altri contributi, del saggio “Il confine degli altri” (edizione Saggine), con il quale ci offre la prospettiva di chi è al di là della linea di confine. Un testo e un’intellettuale che si pongono nel solco, già intrapreso da storici di altre aree di confine, del tentativo di costruzione di una storia condivisa (italo-slovena; italo-croata).
Altro relatore sarà Matteo Mazzoni, studioso di Storia contemporanea e vicepresidente dell’Istituto Gramsci di Firenze, il cui intervento si incentrerà in particolare sugli effetti della guerra totale in quest’area multietnica e sul fenomeno delle foibe.
Una giornata, pertanto, che partendo da un ambito circoscritto attraverserà il Novecento, secolo sì di grandi conquiste umane e civili, ma anche di inusitata violenza, e condurrà a parlare dell’affermarsi dell’idea di nazione e dei nazionalismi, di identità multiple e di nuove possibili forme di convivenza, in un tentativo di interazione tra passato e presente volto a favorire la costruzione di una identità di cittadinanza globale condivisa
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