È allarme sicurezza tra gli operatori di Cortona. “Nel giro di due mesi due commercianti sono stati picchiati a Camucia – racconta il responsabile della delegazione cortonese di Confcommercio Carlo Salvicchi – una situazione anomala per una zona tranquilla come la nostra, dobbiamo correre subito ai ripari anche perché non ne abbia a soffrire l’immagine turistica di Cortona. Ma è soprattutto la nostra qualità di vita che vogliamo difendere, è un valore sociale, territoriale ed economico “.
“Per questo – prosegue Salvicchi – abbiamo accolto con sollievo la notizia che presto, grazie alla richiesta del sindaco Vignini, la questione cortonese sarà al centro della prossima riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, convocata presso la Prefettura di Arezzo per venerdì 10 gennaio”.
Le segnalazioni di episodi potenzialmente esplosivi si stanno moltiplicando da tre mesi a questa parte. “È soprattutto nei pubblici esercizi che si avverte un cambiamento negativo – racconta il responsabile della Confcommercio cortonese – i gestori ci segnalano persone inclini alla rissa, che molestano pesantemente gli altri avventori e gli stessi operatori. Così, oltre a svolgere il proprio lavoro, i baristi devono pensare pure all’incolumità dei propri clienti. A questo si aggiunge l’aumento dei furti nelle abitazioni. Insomma, non si respira una bella aria”.
“Non è nostra intenzione creare allarmismo ingiustificato – precisano dalla Confcommercio – siamo certi che la situazione sia sotto controllo e continuiamo a confidare, come abbiamo sempre fatto, nell’impegno quotidiano delle forze dell’ordine. Siamo tuttavia consapevoli che la situazione di crisi economica che il nostro Paese sta attraversando può alimentare i fenomeni criminosi. Quindi dobbiamo alzare la guardia, unendo le competenze delle forze dell’ordine all’impegno di tutti nel monitorare la situazione ed eventualmente segnalare anomalie. I commercianti, che vivono la strada tutti i giorni, sono pronti come sempre a dare il loro aiuto. Speriamo poi che nell’immediato le autorità preposte possano intensificare il presidio del territorio come deterrente alla criminalità”.
“Camucia è cambiata molto in questi anni, non è più il piccolo paese che era fino a poco tempo fa, dove tutti si conoscevano. Oggi è una cittadina di ottomila abitanti, comunità straniere comprese, con tutte le contraddizioni che questo implica. Ma ci sono tutte le premesse per risolverle, a partire da un tessuto sociale sano e ben solido”, conclude Carlo Salvicchi.
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Va bene il comitato provinciale, i tavoli e tutto, ma in altri comuni le telecamere di sorveglianza ci sono, mentre da noi le telecamere si sono messe per "sorvegliare i varchi del centro storico" per la ZTL. Ogni tanto ricordiamoci anche di chi, aprendo un esercizio commerciale, permette ad una frazione o ad un paesone come Camucia di esistere e di avere un minimo di socialità. A Camucia i commercianti di piazza Sergardi forse non vedranno mai le telecamere di sicurezza, ma vedono spesso i vigilantes a multare i loro clienti!!!!