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Capodanno: tanti motivi per scegliere Madrid e l’Andalusia

Per informazioni e prenotazioni rivolgersi all’Agenzia “A  Viaggi” Viale Regina Elena 91, Camucia. Tel. 0575 605089 – Fax 0575 605090 – E-MAIL info@toscanaturismo.it

Le festività di Natale e Fine Anno sono un ottimo periodo per questo viaggio. A Madrid, l’atmosfera natalizia è arricchita di luci di tutti i colori che inondano strade, piazze ed edifici illuminati con milioni di lampadine. Il design delle luci di quest’anno porterà nuove creazioni in diverse strade; in calle Alcalá, da Cibeles a Puerta de Alcalá, l’illuminazione evocherà il cielo di Madrid coperto di stelle; in calle Serrano i motivi rappresenteranno diversi tessuti in omaggio alla strada della moda; e inoltre avranno nuovi addobbi gli abeti de la Red de San Luis, calle Fuencarral e le piazze di Callao e Colón. Ci saranno anche i tradizionali alberi di Natale alla Puerta del Sol, alla Red de San Luis (Gran Vía – Montera), alla Plaza de Colón (con Génova), alla Plaza de Callao, alla Plaza San Juan de la Cruz, alla Plaza España e in calle Fuencarral. Lungo queste strade illuminate si trovano tantissimi mercatini, dove si trova tutto sul Natale, presepi, accessori per l’albero e soprattutto tanti prodotti gastronomici.

Festeggiare nelle piazze dell’Andalusia l’arrivo dell’anno nuovo, è veramente piacevole, le temperature sono miti (sui 15-20 gradi) e la tradizione vuole che agli ultimi rintocchi del 2017 si mangiano 12 chicchi di uva. A Siviglia le strade si riempiono e in Plaza Nueva, vero centro del capodanno, la musica accompagna l’attesa del nuovo anno e i rintocchi del grande orologio scandiscono la mezzanotte. Si prosegue poi bevendo nei locali e per strada.

Programma del tour.

Il viaggio inizia con la visita panoramica, guidata, della città di Madrid; Il Palacio Real di Madrid, (residenza dei reali di Spagna ma viene usato solo per le cerimonie ufficiali) il Teatro Reale che attorniano la magnifica Plaza de Oriente; nelle vicinanze la La Cattedrale dell’Almudena, uno dei monumenti più visitati della capitale spagnola (La Cattedrale custodisce la statua della Madonna dell’Almudena). Ricordiamo che Madrid è la città dell’arte che ospita 3 grandi musei, Prado, Reina Sofia e Thyssen, quindi noi facciamo il nostro ingresso al Museo del Prado, uno dei musei più importanti del mondo, raccoglie la storia dell’arte europea degli ultimi cinque secoli, da Caravaggio a Goya, da Raffaello a Velasquez. Al termine della visita, pranzo in ristorante per riprendersi da un eventuale crisi della “Sindrome di Stendhal”. Il pomeriggio sarà libero per effettuare visite individuali e le proposte sono tantissime; per chi ha ancora voglia di Musei abbiamo il Museo Reina Sofia che raccoglie le opere d’arte dal Novecento ai giorni nostri, viene dato particolare risalto ai pittori spagnoli come Dalì, Mirò e Picasso con la sua opera più famosa Guernica. C’è poi il Museo Thyssen proprietà della collezione privata del magnate tedesco dell’acciaio, Thyssen-Bornemisza, con opere dell’impressionismo tedesco, dipinti degli avanguardisti russi, annovera tra gli altri Van Eyck, Caravaggio, Van Gogh, Gauguin e Hopper.

Per chi invece vuole un pomeriggio meno impegnativo, ci possiamo immergere nella vita della città: il quartiere di Chueca il più vivo e più alla moda di Madrid, qui è nata la Movida. Qui convivono tutte le culture e sub culture urbane, ma è anche il luogo dello shopping alternativo, delle librerie, dei locali notturni, degli artisti e dei designer, luogo preferito di Pedro Almodovar. Dopo la cena in albergo, si esce per la movida notturna, andare in giro per Madrid è come viaggiare attraverso mondi diversi ed ogni quartiere ha la sua atmosfera e le sue caratteristiche.

Da Madrid ci trasferiamo a Cordoba (o Cordova) capitale dell’Impero Musulmano in Spagna, che conserva ancora oggi il fascino incantato della città più araba dell’Andalusia. I mori fecero di Cordoba la più importante città del loro Impero europeo, capitale della cultura araba nel vecchio continente. La sua bellezza si è conservata intatta, la sua storia riaffiora nelle case dai cortili con le belle fontane, dagli speziatissimi cibi che offrono le trattorie, e dai tratti somatici dei suoi abitanti, arabi nei volti e spagnoli negli atteggiamenti. Il ponte romano sul Guadalquivir resta l’unica strada percorribile per raggiungere Cordoba. Il monumento simbolo è La Mezquita, una delle moschee più stupefacenti d’Europa, una delle principali espressioni dell’arte arabo-islamica e dell’architettura gotica e rinascimentale dell’Andalusia. La Moschea ha anche un’importante valenza storico-religiosa: dopo l’occupazione della città da parte degli islamici, nel 711, la chiesa fu utilizzata contemporaneamente da cristiani e musulmani.

All’ingresso del quartiere ebraico troviamo la sinagoga, costruita intorno al XIV secolo, ed è l’unica struttura religiosa ebraica presente in tutta l’Andalusia, si entra poi nel quartiere ebraico La Juderia, uno dei più importanti di tutto il vecchio continente. La caratteristica conformazione del quartiere con le abitazioni bianche, quasi tutte con un piccolo giardinetto sul davanti richiama quelli presenti in tutta la regione, ma a Cordoba la Juderìa ha un fascino molto particolare.

Prossima tappa Siviglia, la città che incarna l’essenza della Spagna, flamenco, tapas, corrida, feste e l’allegria della gente. Inoltre custodisce un patrimonio architettonico di grande valore, la Cattedrale, la Giralda e i Reales Alcazares e il quartiere storico di Santa Cruz. Lo stile gotico e quello rinascimentale si uniscono nel più imponente monumento del mondo cristiano, dopo la Basilica di San Pietro: la Cattedrale de Santa Maria di Siviglia, sorta nel luogo in cui prima si ergeva la Moschea Mayor, abbattuta nel XV secolo. Il Campanile “La Giralda”, emblema della capitale andalusa, è la torre campanaria della Cattedrale: un monumento alto ben 96 metri che rispecchia in pieno lo stile degli Almohadi, rigidi in materia religiosa e nemici del lusso, nell’unire all’imponenza monumentale una raffinata semplicità. I Reales Alcazares (Palazzi Reali) sono i monumenti più imponenti di Siviglia, la caratteristica di questi edifici è la mescolanza di stili e delle decorazioni, che vanno dall’islamico al neoclassico. Antica fortezza araba, è un grande esempio dell’architettura mudéjar con saloni, patii e giardini che creano un’affascinante combinazione di colori. Dal Palazzo si accede ai giardini dell’Alcazar in cui lo stile arabo ha unito forme rinascimentali a forme romaniche. Da vedere poi, il Barrio di Santa Cruz, l’antico quartiere di Siviglia che conta alcuni tra i più spettacolari monumenti della città, tanto che l’UNESCO l’ha definito Patrimonio dell’Umanità. Suggestiva l’eleganza delle sue stradine e la calma delle sue piazzette. Pomeriggio, tempo libero per visite individuali e preparazione all’arrivo del nuovo Anno. Una bella cena e poi tutti in piazza a festeggiare l’arrivo dell’anno nuovo.

Partenza per Ronda, città arroccata su una rupe, divisa a metà da una profonda gola (El Tajo) scavata dal torrente Guadalevín, il Puente Nuevo collega le due parti della città. Arriviamo in Plaza de Toros, la più antica di tutta la Spagna. Costruita nel 1875, è stata lo scenario di corride storiche con i migliori toreri di tutti i tempi. Nel centro storico si visita la Casa Don Bosco, dai suoi giardini si può godere di un ottimo punto di osservazione sul Puente Nuevo e la città antica. La Chiesa di Santa Maria de Mayor, ubicata nella piazza principale di Ronda, è una delle chiese più importanti dell’Andalusia, costruita nell’arco di circa duecento anni, vi si ritrovano gli stili, gotico, rinascimentale e barocco.

Ci spostiamo a Malaga, bellissima città che gode di una posizione privilegiata sulla Costa del Sol, con le sue bellissime spiagge e con temperature calde e miti tutto l’anno. Fondata dai Fenici nell’800 a.C., quando era conosciuta col nome di Malaka. Nel tempo la città è stata dominata dai Greci, dai Cartaginesi, dai Romani e dai Visigoti. Nella seconda metà del XIII secolo, fu conquistata dagli Arabi e divenne parte del Sultanato di Granada. Soltanto nel 1487 i castigliani di re Fernando il Cattolico, attraverso la Reconquista, si riappropriarono della città spagnola, durante una delle battaglie più sanguinose della storia di Malaga. Si visita poi la Cattedrale di Malaga, considerata una delle opere architettoniche più belle del rinascimento andaluso, sorge nel centro storico sui resti di un’antica moschea, fu voluta dai Re Cattolici, ed i lavori per la sua realizzazione avvennero tra il 1528 ed il 1783, interrotti nel 1680 a causa di un terremoto, e fu lasciata incompiuta. La Alcazaba, che in arabo significa “fortezza”, fu costruita tra il 1057 ed il 1063 su una roccia su cui sorgevano rovine romane ed un antico baluardo difensivo di origine fenicio-punica. È situata alle falde del monte Gibralfaro ed alle spalle dell’antico teatro romano. Dalle terrazze della fortezza si gode una vista meravigliosa della baia e del porto di Malaga. Ai piedi della fortezza si trova il Castello di Gibralfaro, fatto costruire nel XIV secolo dai musulmani sui resti di una fortezza di origine fenicia, come rifugio per le truppe e come protezione per la Alcazaba. Fu Re Yusuf I di Granada a trasformare la fortezza in castello nel 1340. Il Castello è famoso per essere stato l’ultimo luogo conquistato dai Re Cattolici nel 1487.

La prossima tappa è Granada, la città più importante dell’Andalusia, non solo grazie alla sua strategica posizione geografica, ma anche per tutte le sue importanti manifestazioni culturali. Uno dei simboli più importanti del dominio musulmano sulla città è l’Alhambra, monumento dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. L’Alhambra originariamente era una cittadella militare, ma nel corso del regno di Yusuf I divenne un palazzo ricco di meravigliosi cortili, fontane e giardini, reso ancor più bello da giochi di luci ed ombre veramente sorprendenti. Colpisce la forte contraddizione dell’Alhambra: all’esterno rigida costruzione militare e all’interno delicata e aggraziata struttura. Di fronte all’Alhambra c’è il palazzo Generalife, circondato da splendidi giardini, che risalgono al ‘300 e sono veramente eccezionali: arabeggianti, eleganti e variopinti.

Si prosegue per l’ultima tappa del nostro tour, Toledo, ubicato in prossimità del fiume Tago, conserva quasi intatta la sua aurea medievale, con i suoi caratteristici vicoli e le sue alte mura di cinta. Dal 1986, il centro storico della città fa parte del patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Dal punto di vista economico, Toledo è famosa per la produzioni di lame. La visita inizia con la Cattedrale Primada, regina indiscussa della città, un edificio imponente in stile gotico di tipo francese, la cui costruzione fu portata a termine nel XV secolo. Si visita poi la Chiesa di Santo Tomè fondata nel XII secolo fu successivamente ricostruita nel XIV. Di grande interesse il campanile di Santo Tomè, anch’esso del XIV secolo, esempio di architettura mudejar (stile che si sviluppò nel corso del regno cristiano in Spagna). Ultima tappa,il quartiere ebraico, o barrio judio, sono presenti due delle tre sinagoghe rimaste in tutta la Spagna, visitiamo l’antica Sinagoga di Santa Maria la Blanca, con i suoi archi bianchissimi, convertita in chiesa cattolica dopo la cacciata degli ebrei, edificio risalente al XII secolo. Al termine della visita, si consiglia di assaggiare il famoso Jamon Spagnolo ( prosciutto), il più costoso e buono di tutto il mondo.

Ademaro Battistoni

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