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Quando si ama?

Capita anche di svegliarsi e sentire improvvisamente una esagerata nostalgia di Patrizia Rossetti ai tempi dei capelli rosso finto mentre presenta con tanta enfasi le storie d’amore degli attori sfigati delle telenovelas più belle della storia della tv. Il vantaggio di essere cresciuto con una nonna sta proprio nella merenda con il pane con l’olio (e quanto olio) mentre le canzoncine dei vari Quando si ama & Co. scorrevano di giorno in giorno.

Telenovelas e soap, attenti che c’è differenza: le prime sono a ciclo chiuso (1500 puntate minimo); le seconde sono ad oltranza e gli attori che vi recitano sono imbalzamati. A parte la sottigliezza del genere, io sono nato (telenovelisticamente parlando) con l’appuntamento del lunedì con Cuore di pietra dove le belle poppe della Lucia Mendez ballavano facendo traballare gli spasimanti di turno. Tra le lacrime di questa telenovella siamo arrivati a lei, la bella Grecia Colmenares passando per Anche i ricchi piangono (tornata di moda grazie a Ricucci e Briatore). Che la Colmenares non fosse greca c’ho messo una intera adolescenza a capirlo. Che fosse la topa dello zio era più scontato (test di preparazione sul tema). Il riscatto di Padre Ralph di Uccelli di rovo (titolo anche di un fortunato remake di Rocco) è avvenuto con Quando si ama dove il pretone passa da un altare a un letto. La soap preferita dai boy scout è stata di sicuro Sentieri, mentre La donna del mistero è ancora in cerca di un volto. In General Hospital si è assistito all’orgia reale tra medici e infermieri. Resta comunque la mia preferita Santa Barbara, la Romeo e Giulietta dei poveri con i Capwell (i Capuleti) contro i Lockridge (i Montecchi) che si sfidano a colpi di quattrini e scornamenti reciproci. D’altronde la soap per antonomasia resta sempre la stessa, quella che mi ha cambiato la vita e che per anni mi ha fatto pensare che con un bacio si potessero concepire figli: Beautiful. Fare il free-climbing nella mascella di Ridge e avere amplessi sadomaso con Sally Spectra restano tutt’oggi i miei sogni nel cassetto. Colonna sonora: If you don’t know me by now By Simply Red

Alessandro Maurilli

Giornalista, chianino igp (come la razza) e soprattutto amante e anche abbastanza esperto (dicono gli altri) delle cose buone da mangiare e da bere, argomento che ama sperimentare anche nella cucina di casa sua. Su Valdichiana Oggi pubblica i suoi pensieri bislacchi nel blog Piove col Sole e nel periodo di sagre recensioni e pesantissimi giudizi sugli eventi mangerecci della vallata (da maggio a settembre infatti il suo peso è a rischio lievitazione). Il suo motto e anche stile di vita si rifà al famoso detto dei Lumacons di Foiano: “Fiorin fiorino, fiorin fiorello, se mi disturbi t’aiusso il bove”.

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