La prima discriminazione degli ipermercati nei confronti dei single è stata la cassa veloce. Non più di dieci pezzi, perchè chi è da solo è inutile che ne compri uno solo in più. Alla fine a quella cassa ci hai trovato le rincozie col carrello, i bambini con l’ovino kinder, le cassiere cesse. Non serve a niente. La seconda grossa discriminazione è stata la cassa per le mamme, che non vuol dire divieto di accesso a te che non porti la fede. No, è persino peggio.

Vuol dire che tu la imbocchi perchè è sempre abbastanza sgombra, sei lì che stai per poggiare la prima bottiglia di birra sul rullo salvaprezzi e… scusi, mia moglie è INCINTA. Ah si? Auguri e figli maschi. No, mi devo togliere. Far passare lei, che forse incinta non lo è nemmeno perchè la pancia non si vede. Forse dovevo rispondere “Anch’io, ma non si vede ancora”. Hanno inventato le casse fai da te, quelle che è meglio che per una volta fai il ladro e scappi perchè se devi pagare col bancomat segnati. L’ipermercato è per le coppie con almeno un bambino piccolo. Lo capisci subito dal carrello che ha l’annesso per i pupi. Io ci metto le casse d’acqua, forse è un segnale anche questo. La prima tappa è al banco della frutta dove si assiste al primo blocco. Tanto, care mamme, gli spinaci e le biete i vostri bambini non li mangiano, il banco troiai è da un’altra parte. Reparto carni. Se hai visto un ristoratore fare la spesa almeno una volta, ecco, le mamme sono tre volte tanto. “Mi dia un quarto di bue, ma tagliato bene mi raccomando che lo metto in freezer”. Quanto è grosso questo freezer, mi sono sempre chiesto. Al banco del pesce non troverai mai le sogliole, perchè le mamme le comprano tutte appena entrano. Le faranno alla mugnaia non sapendo che è il primo passo verso il colesterolo. Meglio un tonnetto signora. Insomma c’è solo un reparto in cui non trovi traffico ed è quello dei surgelati, che io odio. Il punto: andare a comprare cosine buone direttamente dal produttore per certe categorie sociali non è snobbismo, è sopravvivenza. Pronto? Spesa? Colonna sonora: Il corvo Joe By Baustelle

Alessandro Maurilli

Giornalista, chianino igp (come la razza) e soprattutto amante e anche abbastanza esperto (dicono gli altri) delle cose buone da mangiare e da bere, argomento che ama sperimentare anche nella cucina di casa sua. Su Valdichiana Oggi pubblica i suoi pensieri bislacchi nel blog Piove col Sole e nel periodo di sagre recensioni e pesantissimi giudizi sugli eventi mangerecci della vallata (da maggio a settembre infatti il suo peso è a rischio lievitazione). Il suo motto e anche stile di vita si rifà al famoso detto dei Lumacons di Foiano: “Fiorin fiorino, fiorin fiorello, se mi disturbi t’aiusso il bove”.

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