Nel blu dipinto di blu

Quanto saranno ganzi questi filtri fotografici?

Se il maestro Richard Galliano non avesse citato, tra una melodia e l’altra, la sua precedente esperienza cortonese (sedici anni fa), magari saremmo andati a dormire tranquilli. Tranquilli e felici, perché la sua fisarmonica aveva un che di magico, e il suo rutilante viaggio tra jazz, classica, musica brasiliana e canzone italiana ci ha veramente conquistato. Epperò ci ha ricordato che quando è venuto l’ultima volta a Cortona, era con Joe Zawinul in occasione di Cortona per Umbria Jazz. Saremo noiosi a ripeterlo spesso, ma questo ricordo inebriante ci ha lasciato l’amaro in bocca, perché quella rassegna ci manca tanto.

Ma andiamo per gradi. La giornata II del Mix si è aperta con il colloquio tra Eva Cantarella, storica del diritto, e Luciana Jacobelli, archeologa, sul loro libro intitolato Pompei è viva!

Una conversazione brillante, con tanti aneddoti e l’intento dichiarato di dimostrare che la classicità è qualcosa di interessante e che ci riguarda tutti. Magari si è parlato un po’ troppo di sessualità, anche se l’intento era dimostrare che il femminicidio e il machismo imperanti al giorno d’oggi hanno lontane origini. Non lo diciamo per perbenismo, ma solo perché oggi pare che l’unico modo per parlare di Greci e Romani sia 1) il verbosismo lutulento e stancante alla Luciano Canfora o 2) la ricerca di dettagli scabrosi o gossippari che conquistano i giornali pseudo-divulgativi alla Focus. Il mondo classico è tanto di più, e sarebbe bello poter parlare delle vestigia antiche senza l’uso di storie sporcaccione. Comunque un plauso alle due professoresse che hanno catturato l’attenzione del pubblico con la loro competenza, e hanno dato utili informazioni sullo stato del complesso di Pompei, da cui emergono gli enormi problemi causati da una cattiva gestione.

Nell’incontro successivo si è parlato invece di autismo. Non avevamo mai sentito un genitore parlare in modo così franco e diretto, senza pietismi di varia natura, della malattia del figlio. L’autismo è un disturbo che interessa la funzione cerebrale; la persona affetta da tale patologia mostra una marcata diminuzione dell’integrazione sociale e della comunicazione. Il padre in questione è il giornalista e scrittore Gianluca Nicoletti, che ha descritto la propria esperienza nel volume di recente pubblicazione Una notte ho sognato che mi parlavi (Mondadori). L’autore si è soffermato su tanti aspetti del rapporto col figlio malato, sia per quanto concerne le problematiche da affrontare, sia parlando della possibilità di migliorare la qualità di vita non solo degli autistici, ma anche delle famiglie. Spesso esse vengono lasciate sole nell’affrontare queste situazioni; proprio per questo Nicoletti, con l’aiuto di altri genitori, ha aperto un centro a Roma per aiutare a conoscere questa patologia e trovare nuove soluzioni per aiutare chi ne soffre. La discussione è stata tanto intensa da far perdere il conto dei minuti; si è aperto uno squarcio su un mondo spesso dimenticato, ma che aspetta solo di essere svelato, perchè – come dice bene lo scrittore – quando l’autismo entra nella tua vita, devi resettare tutto, accettando che si posso avere tempi differenti da quelli della società, unico modo per arrivare a capire la persona malata.

Che Galliano fosse uno dei migliori fisarmonicisti al mondo e di origine italiana, lo sapevamo; non sapevamo che la bisnonna fosse di Città di Castello, e la cosa ci ha incuriosito. Il suo concerto al Teatro Signorelli è durato oltre un’ora e mezzo e lo ha visto zigzagare tra le infinite possibilità espressive del proprio strumento, con tanto di omaggio a Duke Ellington (In a sentimental mood, perché Ellington era il mito di Joe Zawinul, che aveva suonato con Galliano proprio qui a Cortona, come sapete), Astor Piazzolla (la nota Libertango), Edith Piaf, Django Rheinardt… il tutto con una maestria, una tecnica e un sentimento tali da estasiarci.
Gran finale con Nel blu dipinto di blu di Modugno, cantata persino dal pubblico e da Alex Irons nel dileggio del sofisticato fratello.

P.S. Se vi avesse interessato il Metropolis proiettato sabato sera, vi consigliamo di leggere la recensione (di prossima pubblicazione) del ben più puntuto cinefilo e collega Francesco Vignaroli, ospitata sul blog di spettacolo di Stefano Duranti Poccetti. Poi tornate qui, però!

.:: Gli eventi di oggi ::.

Gli incontri di oggi sembrano anticipare il congresso del Partito Democratico. Alle 18 a Palazzo Casali il colloquio tra Gaia Servadio (autrice di una biografia di Giuseppina Strepponi, seconda moglie di Giuseppe Verdi) e il direttore generale dell’ORT Parri, sulla vita privata del compositore di Busseto, in occasione del bicentenario verdiano (quota Apparato, perché Verdi è usato sicuro). Alle 19.30, ma a S. Agostino, l’imperdibile intervista ad Alessandro Baricco (quota Renzi, chiaramente). Alle 23.30 il teatro contemporaneo con AutoreVole: L’etica del parcheggio abusivo di Elisabetta Bucciarelli (quota Civati, perché per palati fini).

Irons Brothers

L'uno cordiale e sognatore, l'altro cinico e bicchiermezzovuotista (o forse solo sognatore in via di dismissione), Daniele e Alessandro Ferri si affacciano al mondo quando sulla scena pubblica ci sono Silvio Berlusconi, Michele Santoro e Beppe Grillo. Raggiunto il traguardo del quarto di secolo, se li trovano ancora tra i piedi, e anestetizzano il dolore che ne consegue dedicandosi in tutto e per tutto alla buona musica.

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