Categories Il Bastiancontrario

Se ho la partita IVA posso dirmi PRECARIO?

Spero di trovare qualcuno in grado di darmi una risposta. La dizione “precario” tanto in voga di questi tempi ha secondo voi un valore riferito ad una generale condizione di insicurezza lavorativa o è direttamente e necessariamente collegata al fatto di possedere un contratto lavorativo di quelli (a termine, a progetto ecc) definiti come “precari”? In parole povere: io, che esercito una professione e ho una partita IVA, non guadagno certo tanto, non ho certo tante sicurezze di sopravvivere col mio lavoro e vengo subissato di tasse, posso fregiarmi del titolo di precario? La domanda vi sembrerà stupida, ma non lo è affatto.

Perchè non è per niente sicura e non precaria anche una vita come la mia, che peraltro assomiglia a tanti milioni di italiani con partita IVA, professionisti o prestatori d’opera che siano, anche e soprattutto giovani.

A pensarci bene, comunque, neanche sicura e non precaria è la vita di chi fa impresa, di chi investe e assume, magari ora guadagna molto ma può sempre ritrovarsi col sedere per terra se sbaglia qualche mossa o ha un po’ di sfortuna.

Se quindi il “precario” nel senso del contratto è autorizzato (spessissimo a buona ragione) a fare la vittima e a lamentarsi allora tale facoltà voglio sia concessa anche a me (la cui unica certezza futura è quella che finchè ci sarà questo sito potrò scriverci perchè Michele è un tipo simpatico, disponibile e tollerante) e anche a tutti coloro che fanno impresa, o che comunque non hanno la strada segnata da anni di lavoro già programmata e pensione (probabilmente) certa alla fine del percorso.

Insomma: per me o siamo precari tutti o non è precario nessuno. Decidiamoci

Michele Lupetti

Colui che nel lontano 2006 ideò tutto questo. Fondatore e proprietario di ValdichianaOggi, dopo gli inizi col blog "Il Pollo della Valdichiana". Oltre a dispensare opinioni sulle cose locali è Beatlesiano da sempre (corrente-Paul Mc Cartney), coltiva strane passioni cinematografiche e musicali mescolando Hitchcock con La Corazzata Potemkin, Nadav Guedj con i Kraftwerk. I suoi veri eroi, però, sono Franco Gasparri, Tomas Milian, Maurizio Merli, Umberto Lenzi... volti di un'epoca in cui sarebbe stato decisamente più di moda: gli anni '70

Share
Published by
Michele Lupetti

Recent Posts

Omaggio a Benny Goodman ed Artie Shaw

Si sa come Umbria Jazz, in ormai dieci lustri, abbia portato a Perugia e dintorni,…

10 mesi ago

La Valle del Gigante Bianco 2023

Convegni, tavole rotonde, degustazioni enogastronomiche, mostre fotografiche e documentali tutto dedicato all'animale simbolo della Valdichiana:…

12 mesi ago

Cortona e l’inflazione… qualche decennio fa (“Anche oggi broccoletti e patate”)

“E io vado a mangiare dallo zio Ernesto!!” Scommetto che se solo avesse un ospitale…

12 mesi ago

Pillole di spaghetti western: “La resa dei conti“

A metà anni ’60 eravamo in piena epopea spaghetti western e venivano realizzati ottimi prodotti…

1 anno ago

Pillole di Spaghetti Western: Indio Black sai che ti dico: Sei un gran figlio di…

Gli anni ’60 e ’70, in Italia, sono stati famosi, da un punto di vista…

1 anno ago

LUXURY SPAS 2023 VIAGGIO TRA BENESSERE E LUSSO

È uscita la nuova guida di Condé Nast Johansens per una vacanza in una delle…

1 anno ago