Qualcuno troverà il tutto un filino pretestuoso ma la storia è andata più o meno così: stavo leggendo un libro sulla musica blues e folk americana ante seconda guerra mondiale e mi trovo davanti il paragrafo sul famoso Piedmont sound, il tipico modo di suonare blues nella omonima pianura ai piedi degli Appalachi (USA).
A questo punto vi potrei ammorbare parlandovi delle qualità canore del grande Pink Anderson oppure di quelle del ben più modesto Floyd Council (vi ricordano qualcosa questi due nomi messi insieme, chiedere a Syd Barret) ma vi dispenserò da tutto ciò perchè questo articolo va a parare da tutt’altra parte, in territori ostili dove le 7 note c’entrano ben poco.
L’illuminazione è nata partendo dalla parola Piedmont.
“Piedmont, Piedmont…uhmm l’ho già sentita sta parola.. cosa voleva dire?”. Dove sei Google?. “Ah già! Piemonte, ecco cosa voleva dire. Ganzo, pensa te che sagome ‘sti italici coloni, chiamare Piemonte una pianura, mah? Contenti loro!”. Inconsapevolmente, il classico trip da internauta era già partito ed io ancora non sapevo dove mi avrebbe portato: “Vabbè visto che ci sono pensiamo a quale alttre città con nome italiano ci sono in America o nel mondo, fammi pensare… c’è sicuramente Venice Beach a LA ma non è proprio una città, poi!?! ci saranno delle Roma nel Mississipi, no? E delle Firenze o Florence in Oceania!?”.
La febbre da ricerca a quel punto si era già completamente impossessata di me ma il web, ahinoi, su queste informazioni era abbastanza avaro di certezze, per non dire privo di nessi (eppure io, tutto sommato, mi reputo un buon intervistatore di google); gli unici riferimenti che ho trovato mi hanno rimandato al prestigioso (?) sito mole24.it che mi dice, con un pizzico di pressappochismo, che: “esistono circa ventuno città dal nome Firenze, 16 con il nome Roma, 14 con il nome Milano, 11 con il nome Napoli e ben 9 nome con il nome Torino“. Che siano esse in Europa, in Asia, nel Siam o in Kamchatka non ci è dato sapere. Peccato.
“Internet mi hai deluso, la mia ricerca finisce qui, torno a leggere il libro oppure vado a giocare a Fifa 2015© che c’ho la partita in sospeso!” (che poi detto tra noi il giochino ce l’ho sul telefono, quindi ma ‘ndo vado!?).
E invece no! Mai arrendersi, una volta che il trip da internauta ti ha preso è inutile cedere, puoi solo morire di asfissia. L’intuizione a questo punto è la seguente:” visto che google non mi sta per niente aiutando… e se andassi io su Google Maps a cercare una a una le Roma, le Firenze, le SienE sparse nel mondo?”.
“VAI!”: mi rispondo da solo tutto gasato (notate bene che il virus da ricerca ti rende momentaneamente immortale anche se è del tutto avulso ai fini pratici del buon vivere quotidiano).
Vabbè via, non esageriamo, c’ho pur sempre ‘na vita e comunque c’ho da finire la partita col FIFA© prima che mi si sconnetta e perda tutti i dati salvati. Concentriamoci su qualcosa di più alla portata, magari qualcosa di più piccolo e facile da trovare. Quindi, cerchiamo su Google Maps chessò (–altro Flash–) CORTONA! Perché cavolo non c’ho pensato prima: è Cortona la parola chiave, ecco quale era il fine ultimo di questo mio faticoso viaggio (oscure e insensate possono apparire a noi comuni internauti le impervie vie del web, e invece!).
Chissà quante CortonE ci sono nel mondo?! Un fottio, sicuro.
Manco mezza! Mi risponde Google Maps .”Oh, cavolo!”
Ma quando stavo veramente per gettare la spugna, visto anche il fatto che il tipico sciovinismo chianino stava finendo sotto piedi, noto che nella barra di ricerca su Google Maps comparivano, un po’ defilate, scritte come: Cortona Way, Trabuco Canyon, California oppure Cortona Drive, San Jose, California o ancora Cortona road, Columbus, Ohio.
…segue…
(leggi la puntata successiva)
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Geppo un esperto viaggiatore come te dovrebbe sapere che negli USA e nei paesi anglosassoni l'abbreviazione Ct riferita ad una strada sta per Court. ;-)