Qualità intesa come sostenibilità e forti legami con il territorio dal punto di vista storico, sociale e culturale con ad esempio l’aglione della Chiana. L’aglione della Chiana è un prodotto antichissimo, di grandi dimensioni e dal gusto estremamente delicato. Negli ultimi decenni, complice anche l’industrializzazione del dopoguerra, era quasi scomparso; recentemente è stato felicemente recuperato da pochi lungimiranti produttori nella vallata del comune di Montepulciano.
La sua area di coltivazione è la Valdichiana bonificata durante il periodo fiorentino compresa nei comuni senesi di Montepulciano, Torrita di Siena, Sinalunga, Chiusi e in quelli aretini di Foiano della Chiana, Cortona, Lucignano, Marciano della Chiana, Civitella in Valdichiana, Monte San Savino, Castiglion Fiorentino ed Arezzo. Condotta Slow Food Montepulciano-Chiusi, domenica 31 gennaio, celebra la nascita della Comunità del Cibo mettendo sotto tutela come primo alimento proprio l’aglione e lo fa con un convegno presso “I Chiari” di Montepulciano dove interverranno Daniela Filippi, fiduciaria della Condotta e di Slow Food Toscana, Franco Boschi dell’associazione culturale “Gens Valia” di Valiano, i produttori e i cuochi dell’alleanza Slow Food. Anche la società Qualità e Sviluppo Rurale per tutelare questo prodotto, insieme ad un gruppo di produttori, ha iniziato a predisporre la documentazione da presentare alla Regione Toscana per la sua iscrizione del prodotto nell’elenco della Regione Toscana, e intraprenderà studi genetici, chimici ed agronomici, per giungere ad una conoscenza maggiore e di selezione di questa coltura. La società inoltre organizzerà iniziative di informazione e formazione oltre ad azioni di promozione del prodotto in tutta l’area di produzione.