Una vita trascorsa ad aiutare i sofferenti e bisognosi del mondo quella di Fiorenzo Angelini, ordinato cardinale dal Papa Giovanni Paolo II nel 1991. Una vita intesa ed infaticabile finalizzata a riaffermare la centralità dell’uomo che lo ha portato a porre particolare attenzione ed impegno nel mondo della sanità fondando innumerevoli opere sanitarie nei Paesi del Terzo Mondo. E’ con questo spirito di grande dedizione ed umiltà che, all’età di 95 anni, il Cardinale Angelici è giunto a Chianciano Terme (oggi) sabato 11 giugno, insieme a Maurizia Biancucci, Madre generale delle Suore Riparatrici del Sacro Volto di Gesù Cristo, che da anni operano a Chianciano Terme sia nella casa cosiddetta “dell’Immacolata” in Viale Dante, sia nella casa del Sacro Cuore della Congregazione Benedettina che si trova in località Getsemani, sempre a Chianciano Terme in Via del Poggio. In queste case sono giunti lo scorso giovedì pomeriggio, intorno alle 19, otto giovanissimi profughi provenienti dalla Nigeria. Qui sono stati accolti e verranno assistiti anche dai volontari della Croce Verde e da quelli della Misericordia di Chianciano Terme, associazioni della comunità chiancianese che meglio rispondono a questo tipo di assistenza.
Il Cardinale è stato ricevuto nella Sala Consiliare per un breve saluto e ringraziamento dal Sindaco del Comune di Chianciano Terme,Gabriella Ferranti, dai presidenti della Croce Verde Roberto Poggiani e dal Governatore della Confraternita della Misericordia. Avv. Alberto Fabbri, dal Vescovo della Diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza, Rodolfo Cetoloni. Presente Maurizia Biancucci, Madre generale delle Suore Riparatrici del Sacro Volto di Gesù Cristo che operano oltre che in Italia, in Romania, Polonia, India e Africa e il Maresciallo dei Carabinieri, Francesco Farchichia.
Il Sindaco Gabriella Ferranti ha detto che “sebbene la comunità chiancianese stia vivendo un momento di grande difficoltà, le 41 associazioni che operano a vario titolo a Chianciano Terme rappresentano una grande forze collettiva. Certi obiettivi – ha proseguito – si ottengono solo affrontando collettivamente ogni problematica, vecchio o nuova che sia”.
Nell’incontro il Cardinale Fiorenzo Angelini – in alcuni momenti evidentemente commosso – ha spiegato il motivo della sua venuta a Chianciano Terme e nel sottolineare che il problema dei profughi, purtroppo, è sempre esistito. “Il primo profugo ha affrontato un viaggio in Egitto con la madre sopra un asinello” – ha detto – “io sono figlio di emigrati. I miei genitori, quando ero piccolo, sono emigrati in America: 40 giorni e 40 notti è durato il viaggio. Oggi non siamo di fronte a ‘povera gente’, ma a uomini e donne che a causa di una costruzione spesso fragile delle comunità sono costretti a fare scelte molto dolorose”. “L’accoglienza – ha proseguito – in una città come Chianciano Terme che da sempre ha questa vocazione, si può fare anche nei confronti di ‘fratelli e sorelle’ lontane in questo momento sofferenti. Alla mia età – ha ribadito – mi sento di poter affermare che solo quando l’umanità sentirà e ci sarà un rispetto reciproco per l’altro il mondo sarà diverso”. Rivolgendosi, poi, al Vescovo Rodolfo Cetoloni, il Cardinale gli ha chiesto di lavorare per far sentire con forza la necessità di solidarietà e umanità e gli ha chiesto di lavorare affinché anche nel mondo degli adulti si possa tornare a vedere le cose come nell’universo dei bambini, con ‘umiltà e innocenza’.
Dal Comune di Chianciano Terme il Cardianale, insieme a tutti i presenti, si sono spostati presso la “Casa dell’Immacolata” per incontrare i profughi, sette provenienti dalla Nigeria ed uno dal Congo. Qui sono stati raggiunti dal parroco di Chianciano Terme, Don Carlo Sensani. A ciascuno di loro è stata consegnata una borsa con indumenti e materiali di prima necessità. Poi, c’è stato un momento di scambio di esperienze e due di loro, Patrick e Stella, hanno raccontato brevemente le loro storie.
La storia di Patrick e Stella
Patrick parla francese è scappato dalla Repubblica Democratica del Congo: Figlio di un esponente politico di spicco del Congo un giorno di ritorno da scuola viene avvisato di non rientrare a casa. Gli oppositori della Repubblica avevano arrestato i genitori. Qui inizia la sua avventura e presto si ritrova a dover affrontare un viaggio di fuga dal suo paese e giunge in Libia dove viene accolto a lavorare nell’Ambasciata giapponese. Ma anche qui non trova tregua e conosce Stella, fuggita dalla Nigeria. Stella è figlia di una famiglia cattolica che viene perseguitata dagli oppositori di questa religione. Un giorno uccidono i suoi genitori per questioni religiose. Decide di fuggire dal suo paese. Pensa all’Europa e sa, come Patrick, che per andarsene deve passare per la Libia. Qui, anche lei affronta i pericoli della guerra appena scoppiata. Riesce in qualche modo ad essere ospitata anch’essa all’Ambasciata giapponese dove conosce Patrick. Insieme decidono di cambiare le loro vite e pensano di imbarcarsi verso le coste italiane. Stella nella lunga traversata con il barcone non pensa mai al peggio e non ha mai provato “paura” perché, da credente, pensa che “qualcuno l’assisterà”.
L’intensa opera di carità del Cardinale Fiorenzo Angelini
Il Cardinale Fiorenzo Angelini, Presidente emerito del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, nato a Roma nel 1916. Ordinato sacerdote nel 1940, sin da giovane si è sempre dedicato alla gente più diseredata e sofferente, fondando il Segretariato di Assistenza al popolo, un’organizzazione creata per venire incontro alle esigenze della gente, è stato lui a voler aprire e a dedicarsi in prima persona a Roma in Via Pannonia ad una mensa capace di fornire un pasto caldo a 2000 persone. Si è impegnato nell’insegnamento della religione nelle scuole statali e per sette anni (dal 1947 al 1954) è stato Maestro delle Cerimonie Pontificie. É rimasto alla guida spirituale degli uomini di Azione Cattolica sino al 1959. Nel 1956 è stato eletto Vescovo titolare di Messene ed è stato chiamato ad occuparsi dell’Assistenza spirituale nelle cliniche e negli ospedali di Roma. Da questo momento ha iniziato il suo instancabile impegno nel mondo della sanità. Dal gennaio 1977 al febbraio 1985 è stato anche Vescovo Ausiliare per la diocesi di Roma.
Nel 1985 è stato nominato dal Santo Padre Pro-Presidente della Pontificia Commissione per la Pastorale degli Operatori Sanitari e promosso Arcivescovo. Dal 1988 è Presidente della medesima Commissione, denominata poi Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari. Rendere più umano il volto della sofferenza è stato lo scopo principale di un’attività che, esplorando il mondo scientifico ai più alti livelli, ha tentato di porre l’uomo che soffre al centro della sanità. I medici sono stati il suo primo “obiettivo”. Ha fondato nel 1959 l’Associazione dei Medici Cattolici Italiani divenendone Assistente Ecclesiastico Nazionale. In essi ha inculcato il principio del servizio generoso, totale e completo da rendere al fratello malato. Successivamente ha dato impulso alla pastorale dei cappellani ospedalieri rivolgendosi al mondo scientifico per sollecitarne un maggiore impegno nella ricerca di tutti i rimedi possibili per lenire la sofferenza ma soprattutto per riaffermare la centralità dell’uomo. Su questi grandi valori egli ha voluto che si incontrassero scienziati di tutte le parti del mondo, di razze e religioni diverse offrendo loro la possibilità di superare steccati e barriere artificiose in nome dell’umanità. Rientrano in questo ideale sia la realizzazione di corsi internazionali di Medicina e Morale, sia l’organizzazione di grandi Conferenze Internazionali che annualmente, dal 1986, hanno affrontato tematiche fondamentali per la vicenda umana che hanno affrontato temi, tra i quali l’umanizzazione della medicina, il mondo dei disabili, l’attenzione ai bambini intesi come futuro della società. Autore di oltre quattrocento pubblicazioni su argomenti di etica medica, di assistenza socio-sanitaria e religiosa tra le corsie degli ospedali, ha fondato innumerevoli opere sanitarie nei Paesi del Terzo Mondo. Quasi a coronamento della sua lunga attività nel campo dell’assistenza, nel luglio 1991 ha preso avvio la realizzazione di un grande centro di assistenza per malati terminali, con annesso ambulatorio polispecialistico, a Mosca. E’ Presidente emerito del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari dal 1996. Nel 1991, con Papa Giovanni Paolo II, è stato ordinato Cardinale