Sig. Sindaco,
ho letto con estrema attenzione il suo intervento con il quale ha voluto spiegare che “un certo numero di rifugiati” è stato destinato a “lavori sociali di pubblica utilità” nel nostro territorio, precisando che non percepiscono “nessuno stipendio”.
Dopo 30 ore di lavoro, documentate non si sa bene come, avranno “un attestato per ottenere lo Status di profugo”.
Mi permetto di fare alcune considerazioni perché le sue affermazioni, che ho voluto
trascrivere integralmente per non travisarne il senso, non mi trovano assolutamente d’accordo.
E’ necessaria una premessa: la Sinistra è in crisi perché è incapace di interpretare le urgenze e le necessità del popolo italiano, è incapace di dare soluzione ai problemi, è incapace sul piano psicologico di comprendere lo stato d’animo della gente.
La difficoltà di comunicare senza fraintendimenti la ragione delle vostre iniziative si
percepisce molto bene quando termina scrivendo “spero che questa informazione sia recepita per quello che è senza strumentalizzazioni”.
Come Le hanno già fatto rilevare, nessuno deve lavorare gratis, per nessuna ragione, neppure per ricevere attestati.
Se deve tenere in ordine giardini e strade si affidi a personale professionalmente competente, lo retribuisca adeguatamente e lo chiami a rispondere dei risultati.
Siamo invasi da africani sfaccendati che bivaccano senza far niente con i loro fisici da
palestrati, con le cuffiette per ascoltare la musica, con i jeans griffati ed i cellulari di ultima generazione.
I nostri supermercati sono presenziati in maniera scientifica e molto ben organizzata da
uomini di colore, prepotenti e molto spesso aggressivi, che importunano le persone più fragili ed anziane per impadronirsi dei carrelli ed intascare un euro.
La gente non ne può più di questi bighelloni, non vuole vederli coltivare le rose e le aiuole nei giardini, non vuole che si prendano cura dell’arredo urbano, spera soltanto che tornino a casa, anche a nuoto, perché non sono feriti, deperiti ed emaciati ma esibiscono fisici floridissimi, sono ben nutriti e non scappano da nessuna guerra.
All’imbrunire, dopo una giornata di lavoro, me li trovo in fila indiana in bicicletta al Vallone, senza nessuna segnalazione luminosa col rischio di provocare rovinosi incidenti.
Dove sono diretti?
L’Assessore allo Sport ha forse promosso attività sportive o agonistiche nella tarda serata per favorire l’integrazione dei migranti?
Devo biasimarla per non essere riuscita a pubblicizzare adeguatamente un’appendice della Notte Bianca in località Vallone?
Forse non è il momento di fare facili battute perché l’accusa di “razzismo” è dietro l’angolo ed è la parola magica con la quale questa Sinistra in caduta libera demonizza e perseguita chiunque si esprima contro l’invasione scientifica del territorio nazionale.
In questi giorni gli Italiani hanno imparato a conoscere gli interessi inconfessabili delle ONG che aspettano i barconi dei migranti al limite delle acque territoriali libiche per portarli in Italia.
Il finanziere ebreo SOROS che destabilizza le economie degli Stati Nazionali e De Benedetti a cui sono riconducibili alcune ONG secondo Lei sono benefattori?
Non mi spaventano l’accusa di razzismo, i procedimenti giudiziari e la violenza inaudita con cui avete voluto colpire un privato cittadino contrario a questa invasione assurda, vergognosa e pianificata. Non dimentico che avete fatto sequestrare i miei manifesti, scardinando le bacheche di Camucia e Terontola, mobilitando Vigili Urbani, Carabinieri e Vigili del Fuoco nella stagione degli incendi.
So benissimo che siete incapaci di qualunque confronto ed, essendo perdenti sul piano delle idee, riuscite a fare politica soltanto con le Procure.
Non dimentico neppure il comportamento incomprensibile e sconcertante di chi “si è voltato dall’altra parte”, fingendo di non vedere e di non sentire, mentre un cittadino veniva aggredito per le sue idee da una casta politica odiosa ed autoreferenziale, lontana anni luce dal sentire della gente.
Dobbiamo riscoprire il piacere di essere una comunità forte e coesa, di amare il territorio, di rispettarlo, di contribuire al cambiamento perché è davvero alla nostra portata.
Chi ama i propri concittadini non destabilizza minuscole frazioni per mettere nei propri
appartamenti e nelle proprie case africani che non si integreranno mai nel nostro tessuto sociale solo per intascare da Prefettura ed Associazioni canoni d’affitto lauti e sicuri.
Mettiamoci bene in testa che la tranquillità, la serenità ed il benessere della popolazione vengono prima degli affari personali e dei nostri legittimi interessi.
E’ questo il messaggio politico che lancia la lista “Cortona Patria Nostra” contro l’incapacità di un potere politico ottuso ed inconcludente che ci apprestiamo a neutralizzare e a smantellare.
Lei voluto fare un riferimento alla tristissima vicenda che ha coinvolto la Scuola d’Infanzia di via XXV aprile, dicendo che gli immigrati hanno dato una mano per ripristinare i locali.
Ha chiamato “emergenza” un atto vandalico di inaudita violenza perpetrato ai danni dei nostri bambini, cercando con molta ipocrisia di sminuire e nascondere precise responsabilità.
Chi l’ha commesso è stato sorpreso alcuni giorni dopo a svaligiare un appartamento!
Per questi delinquenti, grandi e piccini, non ci può essere posto nella nostra comunità.
Devono essere espulsi ed allontanati insieme alle famiglie che non si prendono cura di loro.
… O pensate di integrarli, dando loro la cittadinanza e facendone futuri elettori del Partito Democratico?
Mauro Turenci