Nel mezzo della calura estiva, alle ore 9 del 9 agosto 2013, il ” Sindaco che non c’è” al governo del Comune ha convocato un Consiglio comunale ingolfato da un sacco di argomenti nella speranza di continuare a nascondere la gravità della situazione amministrativa del Comune, di poter decidere cose fondamentali per i cittadini al riparo dell’opinione pubblica, di tirare a campare in attesa del….” poi si vedrà”
Ma che fine ha fatto quell’idea di democrazia che dovrebbe essere il biglietto da visita di quel Partito che, pur rappresentando un’esigua minoranza della popolazione, governa con sfrontatezza questo nostro sfortunato Paese?
Ad ogni modo, nascosta tra le cifre di un Bilancio che non ha neppure una Relazione esplicativa di accompagnamento ( come è costume di tanti Comuni )per motivare le scelte e i sacrifici imposti, viene fuori una verità lampante:
il debito accumulato, pari a oltre 9 milioni di euro,lo stanno pagando e lo pagheranno per anni i cittadini ignari e incolpevoli con più tasse e con meno servizi.
Poche cifre che smentiscono le “tesi peregrine” di ex amministratori senza pudore, secondo i quali il dissesto non esisteva e non doveva essere neppure dichiarato.
Eccole: le imposte aumentano, rispetto al 2010, di euro 2.334.433,87 pari a +84,82%; le tasse di euro 512.647,76 pari a + 32,05%.
Nello stesso tempo calano ancora, dopo i tagli degli anni scorsi, le spese per il sociale ( meno 196.677,83 euro ) che riducono in quantità e qualità le prestazioni già carenti per le persone “fragili”; sono praticamente azzerate le spese per la cultura ( meno 333.627,15 euro pari a – 75,83% ) con la condanna a morte delle strutture museali e con la riduzione a zero del turismo culturale; sono drasticamente ridotte le spese per il personale ( meno euro 845.290,69 pari a – 28.67%) con una “macchina pubblica” ridotta all’osso, in difficoltà crescenti a dare prestazioni ai cittadini
Sono solo alcune cifre, di per sé evidenti, del collasso del Comune prodotto da incompetenti e irresponsabili, che fanno capire come e quanto pagano e pagheranno i cittadini castiglionesi con un’Amministrazione senza respiro democratico e senza quella progettualità che è indispensabile per uscire, con tempi e decisioni condivise, dal tunnel della crisi.
Ma la crisi non è solo in queste poche cifre del Bilancio. Pagano i creditori che riscuoteranno, non si sa quando, la metà dei loro crediti maturati entro il 2010; restano nella più totale incertezza i creditori degli anni successivi per la mancanza di certezze sulle alienazioni; pagano le famiglie con l’aumento dei costi dei servizi educativi, del trasporto scolastico e della raccolta dei rifiuti. Ed altro ancora.
La Lista “Cittadini uniti” ha svolto in Consiglio comunale una battaglia punto per punto per la trasparenza, per ridurre i danni arrecati ai cittadini, per indicare ” un nuovo modo di governare”.
Torneremo su questi ed altri problemi trattati dal Consiglio comunale, perché i problemi del Comune non devono essere “riserva di caccia” dei soliti “cacciatori di poltrone”, ma patrimonio di tutti i cittadini per decidere con serietà, con equità, con trasparenza e con responsabilità condivisa.
Lista “Cittadini uniti” per il bene comune
Castiglion Fiorentino, 10 agosto 2013
[.noresp.]