Dopo la prima “ondata” turistica della nuova stagione colgo l’occasione per dare un occhio alla situazione cortonese, tirando fuori qualche riflessione e spunto di dibattito in un periodo di campagna elettorale come questo. E’ piuttosto evidente, per quanto ormai Cortona sia abituata (e con lei i cortonesi) a ospitare un notevole afflusso turistico per molti mesi all’anno, che l’arrivo di un alto numero di persone come si è visto fra Pasqua e Pasquetta comporti inevitabilmente qualche disagio. In particolare è il discorso relativo ai parcheggi a crearmi crescenti perplessità
Da questo punto di vista si notano a mio avviso due cose discutibili: la prima è un rispetto delle regole molto basso, indotto certamente dalle difficoltà nel dare un posto auto a tutti, ma comunque non giustificabile nè tollerabile, la seconda è l’utilizzo ormai abituale del viale del “Parterre” come sorta di “valvola di sfogo” e ampio bacino per contrastare le ondate più consistenti.
I due elementi comportano inevitabilmente il calo dell’attrattività di Cortona, non tanto per chi ci viene per turismo e quindi è pronto a sopportare (tutti, quando andiamo “in gita”, ci muniamo di un tot di pazienza extra e da nessuna parte nelle giornate di boom la situazione è paradisiaca), ma per chi potrebbe pensare di venirci ad abitare o per chi ci abita. Se quindi, come dicono un po’ tutti in questa contesa elettorale, bisogna non solo continuare a promuovere il turismo a Cortona, ma anche riportarci la gente ad abitare, non vedo come possa risultare appetibile una città nella quale la viabilità va in sofferenza per molti giorni all’anno e in cui parcheggiare nei pressi della propria abitazione, anche per semplici operazioni di carico e scarico, è molto difficile; inoltre la “perdita” del Parterre, splendido polmone verde adatto per passaggiate e relax diventa un lusso teoricamente compreso nel “prezzo” di aver casa a Cortona, ma a cui dover rinunciare troppo spesso
Come migliorare la situazione?
In questi giorni, confrontandomi con molti cortonesi, ho sentito ribadire la necessità di un nuovo grande parcheggio, perlomeno da 200/300 posti. Francamente la vedo in modo diverso, ma mi farebbe piacere aprire uno spazio di dibattito e confronto su questo tema, aperto a tutti i lettori
Personalmente sono convinto che, aldilà della necessità ormai storicizzata di un’area camper (che eviterebbe l’ingombro notevole dei camper stessi negli altri parcheggi), non serva molto di nuovo o perlomeno non abbia senso in un momento come questo creare un nuovo parcheggione, magari a più piani e interrato da qualche parte, con una spesa altissima e con tempi di realizzazione inevitabilmente lunghi.
Un primo passo dovrebbe essere invece secondo me, in una logica molto diversa, prendere il coraggio a due mani e attuare davvero la ZTL, finora rimasta sulla carta, chiudendo anche l’accesso di Via Dardano così da far entrare dentro le mura cittadine esclusivamente i residenti. Sarebbe un bel punto di partenza per ridurre il caos in alcune strade interne (es: Via Dardano) accontentando gran parte degli abitanti con i vari piccoli parcheggi esistenti all’interno delle mura, così che essi non siano costretti a cercar fortuna altrove.
I posti esterni a quel punto sarebbero a disposizione di chi viene da fuori e sono convinto che la maggiore omogeneità della situazione, unita a qualche piccolo intervento “chiarificativo” su situazioni dubbie e meglio sfruttabili (es: la strada che va verso S.Maria Nuova e altri piccoli spazi sparsi un po’ ovunque che vengono usati, ma non sono regolamentati con chiarezza) potrebbe già portare a una situazione più sostenibile
Infine penso che si debba iniziare a pensare come “rinforzo” il far funzionare meglio tutto ciò che è più esterno e lontano, ma se decentemente collegato può essere comunque una soluzione accettabile: il piazzale di Santa Margherita, il parcheggio del Cimitero Monumentale e, soprattutto, Camucia in questo senso possono offrire una quantità di posti elevatissima.
Sono molti gli esempi di città in cui si parcheggia anche piuttosto lontano, ma poi c’è modo di arrivare al centro città comodamente e quindi tutto diventa ampiamente tollerabile. Io credo che convenga provare: costerebbe sicuramente meno un servizio sperimentale di navette almeno domenicali, modulabili a seconda delle esigenze e cancellabili qualora ci si rendesse conto della loro inefficacia, rispetto a un nuovo parcheggione. E soprattutto le navette entrerebbero in funzione in breve tempo, mentre per il parcheggione ci sarebbe da aspettare almeno qualche anno