77 ettari di terreno, con un campo da golf di 18 buche: sono i numeri del progetto lanciato per l’area delle ex Terme di Manzano dalla società proprietarie dei terreni, la Manzano Sviluppo. Il progetto è stato presentato questa mattina presso il centro convegni di Sant’Agostino a Cortona alla presenza del Presidente Paolo Sabatini e dell’amministratore delagato Stefano Tosato. La presentazione al pubblico rientra come atto dovuto della prima fase della Valutazione di Impatto ambientale, procedimento in corso presso la Regione Toscana.
Il percorso di gioco, disegnato dalla società di progettazione Gary Player, si estenderà, qualora il progetto fosse approvato dagli enti preposti, per 6 chilometri e mezzo. Si tratterebbe del ventesimo campo da golf sito in Toscana e del 230esimo in Italia. La società proponente calcola che, vista la particolare qualità del percorso e la sua collocazione in quello che è uno degli angoli più suggestivi della Valdichiana, non molto distante dall’uscita dell’autostrada A1, si possano attrarre almeno 37mila visitatori ogni anno, calcolando anche che il golf rappresenta uno sport in crescita, con un numero crescente di tesserati alla Federazione Italiana e sempre più appassionati anche all’estero.
Da un calcolo effettuato, sempre secondo la società proponente, la ricaduta econimica per ogni presenza dovrebbe fra i 150 e i 250 euro di spesa al giorno, il cui 53% rappresenterebbe un “indotto” che potrebbe uscire dalla struttura e ricadere sulle attività presenti nel territorio (spese per alloggio, vitto e altro). La struttura nel suo complesso dovrebbe occupare complessivamente circa 50 persone.
I tempi di realizzazione sono calcolati in circa due anni. Particolare attenzione, secondo la società proponente, è stata data al rispetto del territorio: non sarà intaccata infatti la geo-morfologia, dicono quelli di Manzano Sviluppo, mantenendo il più possibile la conformazione originaria del terreno e prestando estrema cura anche al risparmio idrico, con la creazione di 5 piccoli laghetti che saranno alimentati principalmente con drenaggi naturali del terreno