In un periodo tra i più particolari della storia almeno recente del nostro comune, all’interno dei Consigli Rionali non è difficile registrare affermazioni del tipo “A Castiglioni ci sono rimasti solo i Rioni”…”Solo i Rioni fanno qualcosa per il paese”..e addirittura “Se si provasse a fare una lista alle prossime elezioni- e non è detto manco tutti insieme – non è di fuori che si va minimo in Consiglio Comunale e poi chissà…”.
Per qualcuno che non vive la realtà rionale, o che più comodamente sta alla finestra pronto a criticare le nostre iniziative, potranno sembrare frasi frutto di un improvviso delirio di onnipotenza. Sicuramente un po’ di spirito di parte alla base di queste esclamazioni ci sta, ma è innegabile come a Castiglion Fiorentino i tre Rioni non siano solo aggregazioni di poche persone che si mettono in moto verso la primavera tanto per garantire “le corse di cavalli (l’espressione “Palio” non è ancora ben radicata nel lessico castiglionese di alcune generazioni di persone), che è un po’ assicurarsi alle spalle di altri il loro divertimento”. I Rioni vivono ormai tutti i mesi dell’anno, hanno i loro punti di aggregazione – i “circoli” – frequentati quotidianamente da diverse persone, giovani e un po’ meno giovani, riescono a portare anche ben al di fuori del paese il nome del paese e del Palio grazie alle uscite dei loro gruppi di musici e sbandieratori, organizzano durante l’arco dell’anno una serie di manifestazioni che riescono a dirottare su Castiglioni migliaia di persone con indiscussi vantaggi nel settore turistico e terziario in genere, cercano di essere sempre più attenti anche alla riqualificazione di certe tradizioni e luoghi magari un po’trascurati se non addirittura dimenticati e – non ultimo – da un paio di anni autofinanziano l’organizzazione del Palio stesso pur non potendo (e volendo) fare certamente a meno dei fondamentali aiuti del Comune per la logistica e la manodopera e della Pro Loco per la parte burocratica ed amministrativa.
A dimostrazione ulteriore di quanto i Rioni abbiano attecchito nel tessuto sociale castiglionese e di quanto la nostra passione e spirito di appartenenza porti dei vantaggi anche alla comunità, vogliamo sottolineare che i vessilli arancioverde, biancoazzurro e giallorosso sventoleranno idealmente anche nella notte magica del 24 dicembre! sono circa 150 le famiglie che hanno richiesto la visita dei “Babbi Natale” o “Ceppi” che dir si voglia, impersonati da giovani delle contrade. Quella della visita di Babbo Natale è una tradizione decennale che ha visto da subito protagonista Porta Fiorentina, seguita poi da Porta Romana e più recentemente anche dal Cassero: ogni rione si avvale nella “notte santa” di una ventina di persone che girano per le strade di tutto il comune per andare ad allietare i ritrovi delle famiglie e far felici tanti bambini; è un impegno non da poco, vista la particolarità della serata e la tradizione dei ritrovi di parenti ed amici che riguarda chiaramente anche le persone più attive nei rioni stessi. I “soloni” di turno diranno che “non glielo fa’ fare nessuno e che c’avranno il loro guadagno”… Questo vorrebbe dire solo sminuire un’iniziativa che ha anche un’ulteriore valenza sociale in quanto almeno una buona parte delle offerte raccolte va in beneficenza e comunque non a gonfiare il portafogli di nessuno, visto che anche questa ennesima avventura rionale – per concretizzarsi degnamente – ha bisogno di tanto impegno e perché no di una serie di investimenti che vanno dalla pubblicità alla realizzazione anche di semplici gadget che i Babbi Natale lasciano nelle case delle famiglie castiglionesi.
Ogni Rione poi, in questo periodo, offre tanti altri spunti di socializzazione con i ritrovi nei circoli, le tombole e magari la possibilità di trascorrere assieme anche la notte di capodanno. Ma sempre in funzione del paese, è da sottolineare la partecipazione attiva dei Rioni al Presepe Vivente (26 dicembre e 6 gennaio) organizzato come ogni anno dalla Pro Loco con la preziosa collaborazione del Comune: diversi figuranti e tanti materiali usati nell’occasione fanno riferimento ancora una volta ai Rioni Castiglionesi, che sono ben disposti a collaborare fattivamente in tutte le occasioni in cui ci sia da far del bene al paese, specie in quelle dove si ha la sensazione di “remare tutti dalla stessa parte”, rivendicando per questo non dei vantaggi di chi sa quale natura ma di sicuro il riconoscimento sempre più forte ed ufficiale di essere un patrimonio della comunità che necessità di rispetto e per quel che possibile di sostegno da parte di tutti.