{rokbox title=| :: |}images/franceschini3.jpg{/rokbox}Ho letto tutto l’intervento di Dario Franceschini a Cortona e su questa base vorrei far notare una cosa, secondo me emblematica di quanto il PD non sia mai riuscito e tuttora non riesca ad adeguarsi nei giusti tempi (stretti) alle cose e, quando finalmente vi si adegui, debba tristemente constatare che è già troppo tardi e che il vento ha iniziato a spirare in un’altra direzione. Mi riferisco alla proposta del maggioritario a turno unico, che faceva notare anche Michele Lupetti nel suo articolo di commento. Ebbene: dire una frase di questo tipo (la cito integralmente: “Una legge elettorale che spinga al bipolarismo e che restituisca agli elettori il diritto di scegliersi gli eletti, tornando ai collegi uninominali”) in questo momento non ha proprio senso. Perchè? Semplice. Qualcuno ha seguito la vicenda delle elezioni in Gran Bretagna?
Si, proprio lì, nella patria dell’uninominale a turno unico e del bipartisimo non esiste più il bipartitismo, coi liberal-democratici che diventano l’ago della bilancia, la “terza forza” senza la quale non c’è maggioranza in parlamento. Vero che Franceschini usa il termine “bipolarismo” in luogo di “bipartitismo”, ma è difficile credere che non lo sottintenda visto che nel resto del suo intervento c’è tutto lo spirito del PD “a vocazione maggioritaria” di Veltroniana memoria. Non poteva cambiare quella riga dell’intevento alla luce dei risultati britannici? Macchè…. “Continuiamo così, facciamoci del male” direbbe Nanni Moretti. Da elettore di centro-destra non posso che festeggiare: primo perchè Franceschini ha palesemente posizioni lontane da quelle di Bersani (scissione? partito comunque paralizzato? e poi dicevano del PdL….) e anche se dice il contrario ha tutta l’intenzione, guidando la sua corrente, di riscompigliare le carte; secondo perchè se in Italia si votasse col maggioritario a turno unico il PD perderebbe in modo disastroso il confronto con il centro-destra. E allora mi chiedo…ma Franceschini li ha fatti due conti prima di decidere per l’uninominale?