Che i cittadini si sono stufati della politica, è un dato di fatto, ma è altresì un fatto che i politici ( non tutti ! ) sono stati la causa e l’effetto dell’attuale situazione. Anzi, anche i cittadini hanno la loro parte di colpe e vediamo perché. Negli ultimi 20 anni la politica italiana ha prodotto una serie di ” fenomeni ” che hanno occupato la scena politica quasi completamente e si sono moltiplicati negli ultimi anni quando hanno capito la psicologia degli italiani.
Chi sono i ” fenomeni ” ? Berlusconi è stato il primo, poi sono arrivati Bossi, Grillo e Renzi, che hanno promesso agli italiani di tutto, milioni di posti di lavoro, miracoli economici e benessere per tutti, un bonus qui e una social card di là e invece la realtà è quella di un Paese sempre più povero, allo sbando, tartassato dalle tasse, senza idee e senza un programma economico e industriale degno di un Paese moderno. I ” fenomeni ” sono e ci sono stati in tutte le nazioni ma 4 ” fenomeni ” contemporaneamente come l’Italia non li ha mai avuti nessuno, 4 perché dobbiamo adesso aggiungere l’ultimo parto della politica italiana che è Matteo Salvini che vuol riportare il Paese alla Lira, cacciare gli extracomunitari e ritornare alle barriere doganali secondo le vecchie e disastrose politiche autarchiche espressione della vera destra italiana.
In Austria c’è stato il fenomeno di Jorg Haider ed in Francia quello di Marine Le Pen, ma sempre uno per volta ! Noi invece esageriamo sempre e abbagliati dalle facili promesse ci schieriamo dalla parte del presunto Messia che però miracoli non fa ed allora si cambia Messia. Sia io che voi, quanta gente conosciamo che prima ha votato per Berlusconi e oggi votano Grillo e poi sono andati alla Leopolda, anche nel nostro comune c’è stato un rimescolamento che almeno a me lascia perplesso, soprattutto perché queste persone sia con Berlusconi che con Grillo o Renzi sono abbastanza fanatiche e gonfie di verità.
In questa società come dice il buon Michele, non può emergere chi per sua natura e indole è anarcoide o fuori dalle righe del conformismo o comunque tende a dare un senso logico alle sue scelte e idee. Se invece tornassimo con i piedi per terra e ricominciassimo dalle cose semplici, come dare valore al lavoro e non alla finanza e alle speculazioni, investire risorse nella difesa e tutela del territorio e non sulle grandi opere inutili, sulla scuola pubblica e sulla sanità pubblica contro le privatizzazioni selvagge che riducono i servizi e sfruttano maggiormente i lavoratori, il ritorno dei capitali dall’estero e la tassazione dei grandi capitali e le rendite finanziarie anziché colpire i servizi sociali, i disabili, i pensionati e la casa, insomma, tornare alla discussione e al confronto, alla politica come luogo in cui si fanno analisi e sintesi, dove le idee hanno il primato sulle ambizioni dei singoli, allora il Paese potrà ripartire!
Quanti anni sono che ci dicono che la crisi sta per finire, che la ripresa è imminente, che si vede la luce in fondo al tunnel ? Venissero questi politici a dare spiegazioni sui loro fallimenti e sulle loro incompetenze ed incapacità….nessuno glielo chiede, perché tanto sanno che gli italiani dimenticano facilmente !!
” Chi è causa del proprio mal, pianga se stesso ” e nel nostro caso anche gli elettori, riflettano se anche loro in questi anni non sono stati un po’ sprovveduti o hanno chiuso gli occhi quando hanno votato, perché un rimedio ci sarebbe, quello di votare uomini – donne e partiti onesti che ancora ci sono, ma magari non piacciono perché non fanno show o battute ovvie e banali.
Doriano Simeoni